LE FERIE SONO MIE E ME LE GESTISCO IO

Bologna -

L’AMMINISTRAZIONE NON PUÒ PRETENDERE DI UTILIZZARE

I DIRITTI INDIVIDUALI DEI LAVORATOTRI PER I SUOI SCOPI

 

 

Con email del 14/11 la direzione generale centrale organizzazione ha chiesto agli altri direttori generali di verificare la possibilità di chiusura degli uffici  nelle giornate del 24 dicembre 2008 e 2 e 5 gennaio 2009.

 

La verifica è stata effettuata con modalità e tempistica diverse da direzione a direzione e da servizio e servizio, e porterà, come gli scorsi anni,  confusione e non chiara (anzi, mancata) informazione.

 

L’AMMINISTRAZIONE COSÌ FACENDO:

- assume delle decisioni organizzative unilaterali e non giustificate da emergenze e che sicuramente avrebbero dovuto coinvolgere in via preventiva quanto meno i rappresentanti dei lavoratori;

- nei fatti OBBLIGA alcuni lavoratori a chiedere permessi personali, con l’aggravante di creare situazioni difformi tra  i dipendenti dello stesso ente;

- non tiene conto delle esigenze personali pianificate, né di coloro che non hanno la possibilità di assentarsi (ferie 2008 terminate, periodo preavviso pensionamento, ecc);

- l’amministrazione nulla dice per quei casi in cui si “decreta” la chiusura della sede e qualche lavoratore non ha sufficiente ferie maturate per starsene a casa !!! Non si penserà di risolvere pretendendo che il lavoratore chieda un’anticipazione delle ferie 2009 oppure un permesso non retribuito ? !!!

 

 

 

 

 

RICORDIAMO CHE:

- Né contratti nazionali o aziendali né regolamenti interni prevedano la possibilità di ferie d’ufficio (se non per esaurire entro il 30/6 i residui dell’anno precedente). Le ferie vengono RICHIESTE dal dipendente e fruite (ossia AUTORIZZATE) compatibilmente alle oggettive esigenze d’ufficio;

- Non è mai stato fatto un ordine di servizio;

- certamente non è sufficiente la condizione che “la maggioranza” (50% + uno ?) dei lavoratori abbia presentato piano ferie per i giorni considerati per decidere che gli uffici debbono essere chiusi;

- La chiusura degli edifici non è giustificata nemmeno dalla sicuramente lodevole motivazione del “risparmio energetico”: questa ipotesi deve essere oggetto di confronto sindacale, visto che tocca l’organizzazione del lavoro e, ovviamente, non deve danneggiare i singoli lavoratori.  Perché l’amministrazione non ha mai posto la questione nelle sedi ufficiali di confronto ?

- La chiusura degli edifici deve essere comunicata con circolare formale, cosa che non è stata fatta

- di conseguenza, la chiusura della sede non significa che i lavoratori siano in ferie o in permesso personale (quest’ultimo, tra l’altro, comporterebbe anche una riduzione di stipendio!); in assenza di accordo e/o regolamentazione specifica la chiusura può solo significare che i lavoratori svolgeranno servizio in altra sede - anche perché non tutte chiudono;

 

 

NON CHIEDO IL PERMESSO: POSSO ENTRARE ?

 

CON QUESTI PRESUPPOSTI E IN ASSENZA DI RICHIESTA SPONTANEA DI FERIE, OSSIA PER ESIGENZE EFFETTIVAMENTE PIANIFICATE DAL LAVORATORE, L’AMMINISTRAZIONE NON PUÒ PRETENDERE DI UTILIZZARE I DIRITTI INDIVIDUALI PER I SUOI SCOPI (tra l’altro mai esplicitati!)