PER UN'ISTRUZIONE PUBBLICA PER TUTTE/I: LA SCUOLA E L'ACCOGLIENZA NON DEVONO ESSERE UN BUSINESS

Bologna -

 

Come USB scuola stiamo collaborando, insieme ai compagni e alle compagne della Federazione del Sociale di Bologna, alla realizzazione di un progetto di scuola d'italiano dedicato a quella parte della popolazione che resta esclusa dai percorsi d'istruzione pubblica e/o in mano al business delle cooperative dell'accoglienza.

Crediamo che la lotta sempre più necessaria al razzismo e all'odio verso la diversità non possa prescindere da una particolare attenzione verso le condizioni materiali e i diritti negati oggi ai migranti; diritti che riguardano il permesso di soggiorno, la contrattualizzazione lavorativa, il salario, i diritti e le agibilità sindacali.

L'accesso a questi diritti passa necessariamente dall'acquisizione degli strumenti linguistici, che non vengono affatto garantiti dal sistema attuale.

Come lavoratori della scuola pubblica ci scontriamo ogni giorno con la mancanza di organici adeguati a offrire un servizio pubblico di qualità e realmente inclusivo, mentre risorse sempre più ingenti vengono destinate alle scuole private, ai centri di formazione e alle cooperative che fanno profitti comprimendo salari, precarizzando e sfruttando i lavoratori.

Risulta quindi necessario costruire un fronte di lotta unico che includa tutti i soggetti coinvolti nei percorsi di lotta e rivendicazione, in cui i migranti siano parte attiva.

La gestione dell'accoglienza demandata alle cooperative, oltre a ghettizzare, controllare e mettere in secondo piano rispetto al profitto la dignità delle condizioni di vita di questi soggetti, si inserisce nel quadro di smantellamento dei servizi pubblici essenziali, che USB denuncia da tempo, rivendicando come farà il 20 ottobre a Roma, un piano generale di reinternalizzazioni e di nazionalizzazioni.

 

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