IREN: NUOVA GARA D'APPALTO NUOVA PRESA IN GIRO!

Reggio Emilia -

La Federazione Provinciale di Reggio Emilia dell’USB valuta ridicoli i ritocchi apportati da IREN al disciplinare di gara per la gestione del servizio di raccolta e trasporto rifiuti, che per la prima volta aggrega le tre province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. Con il suo grottesco intervento, la multiutility SPA quotata in borsa ha portato l’importo a base di gara da 48 milioni (del precedente bando poi sospeso) a 51,7 milioni, lasciando invariata la formula di assegnazione che favorisce il massimo ribasso rispetto ad altre valutazioni. Evidentemente, il modello della gara da aggiudicare con il massimo ribasso è un’aberrazione a cui IREN, sostenuta da certa politica connivente e strettamente ancorata alla pratica del fare e accumulare profitto, non vuole rinunciare. L’appalto concesso con il massimo ribasso è la via più facile per spingere la ditta o la cooperativa concessionarie a ridurre il numero dei posti di lavoro, a tagliare gli stipendi, ad accrescere pratiche clientelari, discriminatorie e ricattatorie nelle assunzioni e a strozzare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti nell’ambito della sicurezza e della tutela della salute. D’altra parte l’assegnazione di una gara con la formula del massimo ribasso non solo è un facile canale di corruzione e di infiltrazione per le imprese in odor di mafia, ma si traduce anche in una bassissima, se non assente qualità del servizio reso agli utenti. Tutto ciò significa una sola cosa: gli appalti al massimo ribasso di IREN ingrassano le tasche di pochi sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori sfruttati e a danno degli utenti ingannati. L’USB di Reggio Emilia, da sempre in prima linea in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, vigilerà affinché siano sempre grantiti tutti i diritti e le tutele nei rapporti lavorativi da parte delle ditte o delle cooperative future assegnatarie dell'appalto IREN. Inoltre, l'USB di Reggio Emilia si batterà perché le prestazioni cosiddette a rilevanza economica (igiene ambientale, verde pubblico, gas, acqua e energia), essendo strategiche sia per il servizio erogato sia per la funzione sociale che assumono (anche sul piano delle tariffe), mantengano sempre una natura pubblica e restino fuori da ogni logica di gara e profitto e da ogni piano di privatizzazione e esternalizzazione.