12 MAGGIO; PROSEGUE LA PROTESTA CONTRO I QUIZ INVALSI A BOLOGNA PROVE TECNICHE DI DISOBBEDIENZA NELLE SCUOLE
Il rifiuto del sistema d’istruzione promosso dal sistema Invalsi, vive quest’anno un capitolo ancor più significativo, alla luce della lotta contro il DDL buona scuola. L’impianto del governo mette infatti al centro il sistema dei quiz, per imporre un modello di scuola-addestramento escludente e per avviare la valutazione degli insegnanti.
La protesta questa volta ha visto un grande coinvolgimento delle famiglie che, nella scuola primaria bolognese, hanno spesso deciso di tenere i figli a casa per protesta. A ciò alcuni dirigenti hanno risposto con inspiegabili e arroganti procedimenti disciplinari verso i docenti delle classi che non si sono presentate.
Come ogni anno, infatti, i dirigenti hanno cercato di boicottare le legittime proteste tramite pressioni, ordini di servizio fantasiosi e spostamenti delle date. Lo stesso Invalsi ha posticipato un’intera giornata di somministrazione delle prove.
A questi tentativi autoritari, l’USB ha risposto con un’inedita mobilitazione di sciopero che consiste nello “sciopero di mansione” e nello sciopero breve delle correzioni dei quiz. In questo modo i “trucchi” antisindacali vengono annullati dal fatto che l’azione di sciopero è legata all’attività dell’Invalsi e la segue in ogni sua articolazione. Moltissimi lavoratori in questi giorni chiamano le sedi USB per sapere i dettagli operativi di uno sciopero che mette in crisi le pratiche dispotiche dei dirigenti che non accettano alcuna forma di protesta.
Mentre è in corso lo sciopero breve delle attività di correzione dei quiz per la scuola primaria, domani 12 maggio è prevista la somministrazione dei quiz alle scuole superiori.
Anche a Bologna molti docenti resteranno a casa con lo sciopero dell’intera giornata, mentre molti altri entreranno in classe e, aderendo allo sciopero di mansione, svolgeranno la loro normale lezione, rifiutandosi legittimamente di collaborare con l’Invalsi.
Contemporaneamente saranno attivi gli studenti che preparano forme di rifiuto e boicottaggio.
Si tratta di un’altra tappa della mobilitazione contro il DDL della buona scuola, il cui iter di approvazione si fa incerto, man mano che crescono le proteste avviate con lo sciopero del 24 aprile.
Nei prossimi giorni proseguiremo la protesta, non escludendo ulteriori azioni di sciopero.
Bologna, 11 maggio 2015
Francesco Bonfini – USB Emilia Romagna
Per informazioni, USB 3471215548