Abrogazione Legge 30
ABROGARE LA PRECARIETA’
Venerdì 17 3 2006 il sindacato CUB ha organizzato un’incontro pubblico sul tema della precarietà “No alla cessioni di ramo di azienda e cancellazione della Legge 30” alla quale hanno partecipato numerose lavoratrici e lavoratori Telecom Tim Rdb che chiedevano ai partiti del centro sinistra una risposta certa per cancellare la precarietà nel paese per i giovani e meno giovani.
Sono emerse posizioni diverse, evidentemente la CUb ha toccato il tema “bollente” per i partiti dell’Unione, la precarietà che nella legge 30 ha dispiegato tutte le sue possibilità e aperture per la soddisfazione del padronato: precari i giovani con i contratti a progetto, a termine, apprendistato, stage, ect; e precari i meno giovani con le esternalizzazioni /cessioni di rami di azienda(SUPERATO L’ART.18 SI PUO’ LICENZIARE LO STESSO CHI HA IL LAVORO FISSO).
Precarietà della Legge 30 e del “pacchetto Treu” dalla quale grosse aziende come Telecom,TNT, HP, H3G, ENEL, Fiat, Pubblico Impiego, quindi lo stato e gli enti locali hanno attinto a piene mani, con il consenso di Cgil Cisl Uil, che hanno firmato contratti con poco salario ma tanto lavoro precario, orario flessibile superando le 40 ore settimanali, limitazione dei diritti sociali (studio, congedi parentali , per handicap),. Per il pubblico impiego, TLC, Metalmeccanici: stessi contenuti E STESSA PRECARIETA’! AZIENDE CON ALTA PRODUTTIVITA’ USANO E ABUSANO DELLA PRECARIETA’, COME LO STATO E GLI ENTI LOCALI! COSA FA ALLORA L’UNIONE?
Il dibattito che si è acceso dimostra che nell’Unione non c’è UNIONE CONTRO LA PRECARIETA’, c’è chi dice modificheremo “qualcosa”, pochi dicono cancellazione totale, e chi dice CHE LA LEGGE 30 E LA FLESSIBILITA’ FAVORISCONO L’AUMENTO DI POSTI DI LAVORO!
Proprio come dice la destra al governo Belusconi/Maroni/Fini.
Oggi 19 marzo 2006 a Bologna, c’è chi, candidato nell’unione, ha la faccia tosta di fare campagna elettorale sostenendo che la legge 30 e le politiche liberiste alla quale è ispirata servono ai lavoratori. Pensiamo che avere scritto nel programma dell’unione “superamento” della legge 30 e non cancellazione, abbia permesso ai furbetti della politica, di darne una libera interpretazione.
Ci sarà un partito o una coalizione che, dopo le elezioni del 9 aprile, rappresenterà il mondo del lavoro, della precarietà, di chi non ha casa, di chi ha pensioni che non consentono la sopravvivenza, delle immigrate e degli immigrati?
La CUB , continuerà a battersi, anche dopo le elezioni del 9 aprile perché siano cancellate la Legge 30 e il “pacchetto Treu” e perché si giunga da una legge di sostegno al reddito per chi è precario e disoccupato.
Questi temi insieme alla raccolta firme per una proposta di LEGGE PER IL RIPRISTINO DELLA SCALA MOBILE saranno al centro delle molte iniziative previste già dai prossimi giorni e che continueranno per i prossimi mesi.
LA CUB porterà questi temi del lavoro e della precarietà il 1 MAGGIO a Milano con la PARATA DEL MAY DAY. Come succede ormai negli ultimi anni centinaia di migliaia di giovani e meno giovani, colpiti dalla precarietà, sfileranno per rivendicare che IL LAVORO deve essere al centro delle politiche di questo paese e non il profitto.