Ad Errani piace il manganello

Bologna -

 

Al Presidente della Giunta

Vasco Errani

Al Presidente dell’Assemblea Legislativa

Matteo Richetti

Ai Gruppi Assembleari

 

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

 

In merito a quanto successo ieri durante il presidio indetto dalla Confederazione USB sotto la Regione abbiamo assistito a scene vergognose che probabilmente non si erano mai viste nel nostro ente.

 

La volontà da parte di questa Giunta di escludere la Confederazione USB da qualsiasi confronto è arrivata ad esplicitarsi con l’ordine dato alle forze dell’ordine di impedire ai manifestanti di entrare nell’atrio della sede dell’Assemblea Legislativa, che fino a prova contraria è ancora luogo pubblico, luogo dove dovremmo essere rappresentati tutti e non luogo di privilegi, blindato per chi non accetta supinamente le scelte che vanno a incidere sulla vita di tanti che stanno pagando in prima persona gli effetti della crisi.

 

Non ci saremmo mai aspettati che lavoratori in cassa integrazione, sfrattati, lavoratori delle cooperative sociali, dei trasporti, del pubblico impiego, immigrati, precari, disoccupati che volevano solo rivendicare il sacrosanto diritto di poter esprimere le proprie proposte e richieste per reddito, welfare e casa fossero oggetto di botte da parte della polizia nella sede del nostro Ente.

 

A loro esprimiamo la nostra piena solidarietà: le loro richieste e lotte sono anche le nostre.

 

Stigmatizziamo, infine, chi si è distinto per violenza: una guardia giurata in servizio presso la sede dell’Assemblea Legislativa.

Di questo vi chiediamo conto: rientra nella sua funzione ed è previsto nel contratto di appalto l’aggressione fisica, lo strappo di striscioni, lo spintonamento?

 

GLI RSU E I DELEGATI USB AZIENDALI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

 

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