ALLE LAVORATRICI E LAVORATORI COOP SOCIALI E ASSOCIAZIONI SOCIO-SANITARIE-EDUCATIVE-ASSISTENZIALI

Bologna -

 

Da mesi la crisi produttivo-finanziaria nella quale ormai versa anche l’economia regionale concede lo spazio per una delle ristrutturazioni del welfare più imponenti della storia recente. I tagli alla sanità ed ai servizi alla persona mietono vittime tra le cooperative: negli ultimi sei mesi constatiamo la crescente sofferenza economica di alcune delle coop ed associazioni storicamente radicate sul territorio bolognese e della provincia, a farne le spese per primi, come sempre, i precari ed i lavoratori del settore con mancati rinnovi di contratto, imposizione di condizioni contrattuali peggiorative e cambi di gestione d’appalto.

 

È quantomeno ipocrita l’atteggiamento della Regione Emilia Romagna che da una parte agisce e prospetta crescenti tagli alla sanità ed al welfare e contestualmente da attuazione alla delibera sull’accreditamento dei servizi (configurando così il disimpegno finale dalla gestione e dal controllo sulla qualità dei servizi alla persona), così come predispone, nel piano anti-crisi, gli ammortizzatori sociali in deroga (cassa integrazione e mobilità) anche per i lavoratori del settore coop sociali.

 

Da sempre con i peggiori tra i contratti a livello nazionale, i lavoratori delle Coop Sociali e del Terzo Settore chiedono la stabilizzazione, l’assunzione a tempo indeterminato dei precari, retribuzioni regolari e garantite, adeguate alla propria funzione pubblica, l’avvio di un processo di internalizzazione dei servizi a livello locale e regionale. Altro che cassa integrazione!

 

Allo stesso tempo pretendiamo che Legacoop, Confcooperative, Agci e le altre associazioni si assumano le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori delle loro cooperative, smettendola con comportamenti ottocenteschi che a fronte della crisi tentano di limitare ai lavoratori la libertà di lotta e di organizzazione sindacale.

 

Chiediamo l’apertura di un confronto sindacale serio, concreto e senza pregiudiziali.

 

Facciamo appello ai lavoratori delle Coop Sociali e del Terzo Settore per l’avvio di una mobilitazione regionale, affinché la Regione Emilia Romagna governi sanità e welfare tutelando davvero gli interessi dei lavoratori del settore attraverso diritti uguali e stabilizzazione.

 

MARTEDI’ 30 GIUGNO 2009 - ORE 15.00

PRESIDIO

PRESSO LA SEDE DELLA

REGIONE EMILIA ROMAGNA

PIAZZA ALDO MORO - BOLOGNA