anche i precari hanno diritto al pagamento dei mesi estivi: il giudice da ragione a USB Scuola Bologna
IL GIUDICE DEL LAVORO DA’ RAGIONE A USB E DICHIARA ILLEGITTIMO IL TERMINE DELLE SUPPLENZE AL 30 GIUGNO SUI POSTI VACANTI DI COLLABORATORE SCOLASTICO
Finalmente per i collaboratori scolastici delle scuole bolognesi si è aperta la concreta possibilità’ di vedersi riconoscere i mesi estivi nelle supplenze annuali sui posti vacanti fino al 31 agosto. A questi colleghi, sostenuti dallo staff legale dell’USB, il Giudice del Lavoro di Bologna, Dott. Palladino, ha riconosciuto il diritto a ricevere l’incarico fino al 31 agosto, quando nominati su posti vacanti, mentre alcuni Dirigenti Scolastici apponevano il termine del 30 giugno. Ciò ha comportato per i precari ricorrenti il riconoscimento del punteggio e del diritto ad un risarcimento pari a 2 mensilità di stipendio, oltre alla condanna del MIUR al pagamento delle spese legali. Questo riconoscimento, il primo in Emilia Romagna ha un valore fortemente simbolico per tutti i lavoratori precari. Nonostante l’esistenza di numerose sentenze in primo grado in tal senso in diverse regioni, in Emilia Romagna solo l’USB ha voluto fortemente rivendicare questo diritto negato, mentre gli altri sindacati, inspiegabilmente, non hanno intrapreso nessuna azione sindacale per palesare tale diritto, tantomeno promuoverla a livello giurisprudenziale. Si evidenzia così una gravissima mancanza di Cisl, Uil, Cgil, Snals e Gilda che, in quanto rappresentativi, sbandierano sempre la loro possibilità di “incidere”. Su un tema forte come quello del precariato e del suo selvaggio utilizzo nel mercato del lavoro pubblico e privato quello che conta non è tanto la rappresentatività, ma la volontà di difendere i lavoratori, a costo di “dare un dispiacere” alla controparte. Anche le elezioni RSU nel Pubblico Impiego, con una consistente presenza di eletti delle liste USB del comparto Scuola nel nostro territorio, hanno evidenziato un’0esigenza di reale alternativa ai sindacati concertativi. Oggi il tema centrale delle riforme del sistema paese investe fortemente anche i lavoratori pubblici e quindi tutto il personale della scuola . L’ipotesi di riforma del mercato del lavoro presentata dal Governo Monti come “necessaria ed ineludibile forza modernizzatrice” ha portato ai tavoli tecnici convocati dal Ministro della Funzione Pubblica e l’Innovazione che hanno l’obiettivo di stilare un nuovo protocollo su lavoro pubblico, esuberi, previdenza complementare, nuovo modello contrattuale, reclutamento dei lavoratori pubblici. USB, insieme ai lavoratori della scuola ha indetto numerose iniziative di lotta per contrastare l’attacco alla scuola pubblica e alle politiche dei tagli lineari agli organici che in questi anni hanno falcidiato posti di lavoro e provocato una tendenza all’azzeramento della qualità della scuola pubblica a favore di generosi finanziamenti alla scuola privata. La sentenza con pronuncia definitiva di Bologna è una grande vittoria per i lavoratori che però necessità di avere un seguito con la mobilitazione e con la partecipazione attiva di tutte le soggettività presenti nella scuola pubblica per riconquistare dignità e diritti. Anche se la sentenza favorevole era stata emanata, dopo tanto penare, già lo scorso 26 luglio, USB non ha voluto pubblicizzarla fino a quando non fosse divenuta definitiva. Ora è possibile ripetere il ricorso per tutti quei lavoratori che si sono trovati negli ultimi 5 anni nella condizione di lavorare su posti vacanti, ma con un contratto fino al 30 giugno. Invitiamo quanti abbiano i requisiti a contattare la nostra sede per organizzare la seconda tornata di ricorsi.