APPELLO PER LA DEMOCRAZIA NELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
A poche ore dalla partecipatissima assemblea del 4 ottobre 2013 al Liceo Matilde di Canossa, occasione in cui oltre un centinaio di lavoratori (docenti e ATA) si sono ritrovati per discutere del Decreto Carrozza, del pagamento delle ferie non godute ai precari e delle ragioni dello sciopero generale del 18, l’Ufficio Scolastico Provinciale ha emesso una circolare con cui afferma che le assemblee durante l’orario di servizio possono essere indette solo dai sindacati firmatari del Contratto e quindi non più dall’Unione Sindacale di Base. E’ probabile che a sollecitare l’intervento dell’USP sia stato un dirigente scolastico reggiano, notoriamente avverso al sindacalismo di base, che proprio quella giornata poneva il divieto a vari lavoratori in servizio presso quell'istituto di partecipare all’assemblea. I sindacati CGIL-CISL-UIL-SNALS E GILDA, appellandosi al Contratto Collettivo Nazionale, hanno addirittura rincarato la dose arrivando perfino a minacciare, mediante una lettera, i dirigenti scolastici di denuncia per “attività antisindacale” e per “interruzione di pubblico servizio” nel caso continuassero a concedere ai lavoratori la possibilità di partecipare alle assemblee dell'USB. Ma i Dirigenti scolastici della Provincia di Reggio Emilia che hanno sempre concesso ai lavoratori di partecipare all’assemblea dell’USB in orario di servizio non hanno violato alcuna legge, hanno semplicemente applicato la Costituzione e lo Statuto dei lavoratori! Infatti la Costituzione recita che “L'organizzazione sindacale è libera” e l’articolo 20 dello Statuto dei lavoratori dice: “I lavoratori hanno diritto di riunirsi, nella unità produttiva in cui prestano la loro opera, fuori dell'orario di lavoro, nonché durante l'orario di lavoro, nei limiti di dieci ore annue, per le quali verrà corrisposta la normale retribuzione. (…)”.
Nonostante il Contratto Collettivo Nazionale limiti il diritto di assemblea ai soli sindacati firmatari di contratto e maggiormente rappresentativi (Contratto firmato per l’appunto dai sindacati “maggiormente rappresentativi” , tra cui la stessa CGIL che pretende di difendere la Costituzione!), da diversi anni l’USB tiene regolari e partecipate assemblee a Reggio Emilia durante l’orario di servizio. Questa consuetudine era dovuta al fatto che l’USB ha ottenuto il riconoscimento nel comparto scuola sul territorio esclusivamente grazie all’impegno dei suoi militanti ed al suo progressivo radicamento nei vari istituti. Inoltre l’USB ha partecipato alle elezioni RSU, viene normalmente convocata ai tavoli di confronto con l’Ufficio scolastico provinciale e con i vari assessorati all’Istruzione, ha siglato contratti d’Istituto ed accordi con l’USP.
L’Usb è un sindacato che si è caratterizzato negli ultimi anni soprattutto per la difesa di una scuola pubblica di qualità, contro i vari processi di privatizzazione, svendita e di regionalizzazione del sistema d’istruzione, per la stabilizzazione di tutti i precari, contro l’INVALSI e tutto quello che rappresenta, per l’ottenimento di adeguate dotazioni organiche, contro la deportazione dei docenti inidonei sui profili ATA, per il rinnovo contrattuale e soprattutto per il rispetto delle più elementari regole di convivenza democratica dentro le scuole. Cosa hanno da temere gli altri sindacati dall’USB, forse il confronto sui contenuti? O pensano di conservare le loro rendite di posizione, eliminando a priori gli altri sindacati? E inoltre, come potrebbero i sindacati “minori”
guadagnarsi la rappresentatività all’interno dei luoghi di lavoro se viene loro impedito di indire le assemblee?
L’aspetto più grave di questo attacco alla democrazia sta proprio nella negazione ai lavoratori del pieno diritto di assemblea. In pratica non è più il lavoratore che sceglie come e quando utilizzare le 10 ore di assemblea a sua disposizione ma diventano CGIL- CISL- UIL- SNALS e GILDA le padrone assolute della vita lavorativa e sindacale di docenti, ATA ed educatori.
Chiediamo pertanto a tutti i lavoratori della scuola di firmare la petizione per la l'immediato ripristino nelle scuole della provincia reggiana dell'elementare diritto del lavoratore di scegliere liberamente a quale assemblea partecipare.
Questa raccolta di firme sarà consegnata all’Ufficio Scolastico Provinciale.