ARRIVA IL DECRETO SCUOLA: SCIOPERO DI UN'ORA DURANTE IL PRIMO COLLEGIO DOCENTI
Renzi ha dichiarato che con il Decreto sulla scuola del prossimo 29 agosto riuscirà a sorprenderci. Possiamo però immaginare che nelle intenzioni del governo ci siano: • vaghi piani pluriennali di assunzioni per rendere più mansueta la Corte di Giustizia Europea, pronta a sanzionare l'Italia per la reiterazione illegale di contratti precari; • aumenti stipendiali solo a qualcuno, a fronte della probabile proroga del blocco dei contratti e degli scatti fino al 2017 (denunciata da USB da mesi); • l'avvio della valutazione delle scuole tramite l'invalsi che, col blocco dei contratti in corso, fa sì che eventuali aumenti andranno solo alla “corte” di docenti e ATA al servizio dei dirigenti che si presterà a lavorare gratuitamente (magari fino a 36 ore, come anticipato in luglio) e supinamente, oppure in base alla divisione dei docenti in 3 fasce; • forte ingerenza dei privati nella vita della scuola con l'intervento diretto delle imprese in tema di “orientamento” e favori fiscali; • una misura penalizzante per il “quota 96” per riparare alla pessima figura della mancata approvazione di poche settimane fa per mancanza di fondi stanziati. Intanto il portafoglio è sempre più leggero, non abbiamo neanche i collaboratori per garantire l'apertura delle scuole, le classi sono strapiene e con la trovata dei BES ci toglieranno anche gran parte del sostegno. Renzi parla di un piano da 1 miliardo da prendere dalla spending review, ovvero ancora tagli ai servizi e agli stipendi dei dipendenti pubblici. Insomma, nessuna di queste misure ci stupirebbe, ma provocherebbero una forte reazione. Il governo spera di strappare falsi consensi, rifiutando qualsiasi confronto e affidandosi alle “consultazioni” on line. Lo ha già fatto con la riforma della Pubblica Amministrazione. Se davvero il presidente del Consiglio vuole stupirci deve: • immediatamente rinnovare i contratti, restituendo quanto sottratto dal 2009 ad oggi (tra i 5.000 e i 7.000 euro a lavoratore); • varare e attuare realmente un piano serio di assunzioni per rispettare i diritti acquisiti di centinaia di migliaia di precari, anche abolendo la riforma Fornero; • restituire i 250.000 posti sottratti alla scuola negli ultimi 15 anni. Il governo ci vuole imporre più ore e aumenti dei carichi di lavoro a parità di stipendio, valutazione per far avere aumenti solo alle clientele dei dirigenti, blocchi stipendiali senza fine. Non aspettiamo gli attacchi del governo, magari conditi con le finte proteste dei sindacati complici, rilanciamo le nostre legittime richieste. USB ha proclamato lo sciopero di un'ora di docenti e ATA fin dal giorno del primo collegio docenti. Daremo il segnale che non siamo disposti a tollerare oltre questa situazione. Contatta la sede USB per avere delucidazioni sullo svolgimento dello sciopero. 4 SETTEMBRE: ASSEMBLEA CITTADINA, ORE 16, SEDE USB, VIA DEI MILLE 12 per decidere come proseguire la protesta USB Pubblico Impiego Emilia Romagna / Scuola - Via dei Mille 12, 40121 Bologna Tel 051.243066 - Fax 051.4213337 - www.scuola.usb.it