ATA: COSI' NON SI PUÒ PIÙ ANDARE AVANTI

Bologna -

 

 

  • I TAGLI IN ORGANICO HANNO CAUSATO DISOCCUPAZIONE PER MOLTI PRECARI E CARICHI DI LAVORO INSOSTENIBILI PER CHI HA UN POSTO DI LAVORO: i locali da pulire sono stati raddoppiati. Sono in aumento gli infortuni dovuti al troppo lavoro. Non vengono nominati i supplenti e quando lo fanno gli affibbiano tutti i lavori rimasti in sospeso. Alcuni colleghi hanno contratti di 24 ore che prevedono solo lavoro di pulizia e turni assurdi. Sulle segreterie viene scaricato tutto quello che prima facevano gli uffici centrali, nonostante il calo di personale e con il ridimensionamento delle scuole la situazione peggiorerà. Sempre più spesso si obbliga di fatto a prestare lavoro strordinario.

  • A RISCHIO E’ ANCHE LA SICUREZZA: con questi ritmi di lavoro è messa a rischio l’integrità fisica dei lavoratori. Ne risente anche la sorveglianza, visto che in quasi tutte le scuole ci sono piani non custoditi e nelle superiori un solo collaboratore sorveglia centinaia di studenti dai 14 ai 19 anni.

  • DI SOLDI NEANCHE A PARLARNE: la scorsa estate sono stati bloccati i contratti e gli scatti d’anzianità. In molte scuole non è ancora stato siglato il contrtto d’Istituto, ma si continua a prestare lavoro straordinario senza sapere se verrà mai retribuito. Alcuni dirigenti hanno anche il coraggio di proporre la differenziazione in 3 fasce di “merito”, inserita nella legge Brunetta anche se questa è bloccata dal mancato rinnovo dei contratti. A questo disastro il ministero risponde con le minacce di sanzioni previste dalla recente circolare ministeriale. Nel frattempo molti precari hanno dovuto aspettare 2 mesi per vedere il primo stipendio.<//u>.

  • SULLO SFONDO LA PRIVATIZZAZIONE: nel centro-sud i buchi nell’organico dei collaboratori scolastici già vengono coperti da personale ex LSU che percepisce la metà del salario e che, grazie all’accordo del governo con CGIL, CISL E UIL, avrà aumenti di lavoro pari al 300%. A Bologna non sono rari i casi in cui gli operatori delle cooperative (sottopagati e senza diritti) aprono e chiudono la scuola perché il personale non è sufficiente a coprire l’intera giornata.

 

COSA CHIEDIAMO

Il ripristino degli organici dell’anno scolastico 2008/2009.

Disposizioni certe, emanate dall’amministrazione, che sanciscano: 1) il limite massimo di carico di lavoro (nel contratto è scandalosamente assente qualsiasi limite); 2) la proporzione tra le mansioni di pulizia, quelle di assitenza alla didattica e quelle di sorveglianza e tra servizio erogabile e personale disponibile (basta farsi belli sulla pelle dei lavoratori).

La modifica dei parametri di calcolo dell’organico ATA.

Criteri certi sul pagamento del fondo d’istituto e il rifiuto dell’inserimento delle fasce di “merito”. Un protocollo d’intesa tra l’USP e la Direzione del Tesoro che assicuri il pagamento dei precari fin dal primo mese.

 

ASSEMBLEA CITTADINA DEL PERSONALE ATA

MERCOLEDI’ 24 NOVEMBRE, dalle 14.30 alle 16.30

Presso l’I.C. 6, via Finelli 2