Bologna, incidenti cantieri edili: impedire nuove stragi, basta appalti e subappalti e introdurre il reato di omicidio sul lavoro
Si è svolta questa mattina la commissione consiliare congiunta tra Comune di Bologna e Città metropolitana sul tema “Cantieri edili non in regola e gravi incidenti sul lavoro”.
È evidente a chiunque giri per la città che il proliferare dei cantieri si sta accompagnando a un calo delle misure di sicurezza per i lavoratori e i cittadini. Con la bolla edilizia collegata al “bonus 110%” le imprese hanno preso la palla al balzo, accettando più lavori di quanti se ne era in grado di gestire.
In questo modo si sono moltiplicati i cantieri, con appalti e subappalti, che per poter essere gestiti devono essere terminati in tempi decisamente minori con la riduzione dei tempi di lavorazione e quindi con il peggioramento delle condizioni e misure di sicurezza.
La situazione è destinata a peggiorare viste le spinte a livello cittadino e metropolitano ad incrementare la speculazione edilizia e la cementificazione del territorio: dal passante alla linea rossa del tram, per arrivare alla proliferazione dei “palazzoni” in diversi quartieri della città. Per non parlare dei progetti in cantiere finanziati con il PNRR.
Da tempo sosteniamo un altro modello di città a misura delle cittadine e cittadini, della necessità di fermare i cantieri delle grandi opere inutili, e dei veri e propri eco mostri che stanno devastando i nostri quartieri; come da tempo sosteniamo che, a seguito dei tagli al sistema pubblico, le figure preposte al controllo e con funzioni ispettive siano dotati di sempre minori strumenti di intervento.
Le risorse dell’ispettorato del lavoro non sono sufficienti, come anche lacunose sono le norme attualmente in vigore. È prioritario aumentare gli organici dei servizi ispettivi e introdurre nuove norme repressive contro le aziende inadempienti a cominciare dall’introduzione del reato di omicidio sul lavoro.
USB Bologna