CERTEZZA DEL LAVORO, REDDITO PER TUTTI, REDDITO PER TUTTO L'ANNO, PRESIDIO BOLOGNESE IN TRASFERTA!

Bologna -

Oggi 10 Giugno 2014, una delegazione di educatori scolastici di Bologna che lo scorso mercoledi 4 giugno hanno dato vita ad un riuscito sciopero per rivendicare il diritto al reddito per 12 mesi l’anno saranno A ROMA SOTTO IL MINISTERO DEL LAVORO insieme ad altri lavoratori della scuola esternalizzati di varie città per chiedere  l'impegno del Governo nell'individuare una soluzione che sancisca il loro diritto al reddito.
CERTEZZA DEL LAVORO, REDDITO PER TUTTI, REDDITO PER TUTTO L'ANNO
Nel mondo della scuola d'infanzia e della scuola primaria ogni giorno del calendario scolastico insegnanti, educatori, bidelli, cuochi e scodellatrici assicurano l'istruzione, la sorveglianza, le pulizie e l'alimentazione dei ragazzi.                                                                                                                                  Con l'esternalizzazione dei servizi pubblici scolastici ed il conseguente subentro nella gestione del personale di imprenditori privati, la maggior parte dei lavoratori del settore sono stati inquadrati con contratti  a prestazione lavorativa ridotta, con conseguente retribuzione proporzionalmente ridotta e con impegnativa oraria mista orizzontale/verticale, cioè meno ore ogni giorno per nove mesi all'anno.
Infatti a differenza dei colleghi inquadrati con i contratti pubblici, che ricevono la retribuzione per tutti i mesi dell'anno, i lavoratori delle aziende e delle cooperative, salvo poche eccezioni, non vengono pagati quando le scuole sono chiuse.                                                                                         Pertanto nella logica del profitto e degli appalti al ribasso si verifica ogni anno, in coincidenza con il periodo estivo e alla conseguente chiusura delle scuole, che le lavoratrici ed i lavoratori si trovino nella drammatica situazione di restare per tre mesi senza retribuzione, senza assegni familiari, senza contribuzione, senza ammortizzatori sociali.
Contemporaneamente assistiamo al progressivo disimpegno dalle responsabilità etiche e  contrattuali, connesse alla gestione, da parte delle amministrazioni locali, impegnate unicamente a scaricare l'eventuale risparmio economico (tutto da dimostrare) sui salari dei lavoratori impiegati nei servizi esternalizzati.
La realtà di oggi è fatta di  personale che opera nelle strutture in convenzione con bassi stipendi, contratti sfavorevoli e condizioni di lavoro precarie.                                                                        
Inoltre la “mancia” di Renzi, le famose 80 €, non riguarderà moltissimi lavoratori del settore che, a causa delle poche ore di lavoro giornaliero effettuate, hanno un imponibile irpef al di sotto della fascia minima prevista per accedere al bonus.
Questa situazione è diventata ormai intollerabile ed è per questo che le lavoratrici ed i lavoratori ritengono obbligatorio l'impegno del Governo nell'individuare una soluzione che sancisca il loro diritto al reddito.
Nel rispetto della Costituzione italiana è ora di cambiare e garantire lavoro, salario, reddito per tutto l'anno e per tutti.
Fermiamo la precarità!
MARTEDI 10 GIUGNO 2014
PRESIDIO ORE 10.00 davanti MINISTERO DEL LAVORO
p.usb Chirizzi Rosella cell. 3683510144