CIVIS: UNA STORIA DI PAZZI, FATTA CON I SOLDI DEI CITTADINI

Bologna -

 

CIVIS: UNA STORIA DI PAZZI, FATTA CON I SOLDI DEI CITTADINI

 

3 giunte di diverso colore si sono contese il primato di come sprecare meglio i nostri soldi.

Per farla breve:

prima hanno riempito giornali e tv di favole sul “tram su gomma” della città di Bologna: un veicolo che doveva viaggiare in sede propria con guida ottica e garantire, a loro dire, velocità di collegamento e funzionalità.

 

Nessuno si è preoccupato di verificare se il progetto fosse praticabile. Hanno comprato i mezzi prima di sapere se servissero o no, curando, nella loro follia, anche gli aspetti estetici del mezzo, per farlo assomigliare come immagine ad un ‘metrò’ di superficie...

Intanto è saltata la favola della tranvia, e di tutta la favola originaria è rimasto solo il… “CIVIS”.

 

E qui inizia l’ultimo atto della follia, invece di rinunciare al progetto, si tenta di prendere questo veicolo e farlo girare in mezzo al traffico come fosse un autobus, consci che tanto a guidarlo non saranno certo gli Assessori, o i Sindaci, o gli ingegneri che se ne stanno occupando…

 

Saltato il progetto del “tram su gomma”, cosa resta dunque?

 

Un filobus molto costoso, poco capiente, con l’accesso per disabili possibile solo da pensiline apposite (quelle della tranvia…), dotato di un costoso e pressoché inutile congegno per la guida ottica, con specchi ottimi per una metropolitana e, soprattutto, con il posto guida tipico di un locomotore ferroviario (che, per chi – assessore o ingegnere - non lo sapesse, viaggia in sede propria, e non per Strada Maggiore…).

Naturalmente questo filobus carrozzato come un treno viaggia a 700 volt, e, dato che alla fine è solo un filobus, si è voluto portare tutta la rete a questo voltaggio (ancora soldi, ma sono soldi nostri, mica degli assessori…).

Ogni giunta ha pensato bene di approfittare del ritorno di immagine del Progetto “tranvia”, così nessun “esperto” ha pensato di smetterla di fare scavi costosissimi per farci passare un filobus, e nessuno si è interrogato se le segnalazioni dei tranvieri sulla sicurezza di questo mezzo fossero o no una cosa da considerare seriamente.

 

Insomma, cazzate su cazzate, con soldi spesi a pioggia e la Commissione Mezzi a lungo ignorata, insieme alle segnalazioni fatte da anni dai Sindacati aziendali.

 

Dopo l’ispezione al CIVIS avvenuta il 28 ottobre i Sindacati hanno preso atto che dai responsabili aziendali e degli Enti Locali non è venuta alcuna risposta al tema della sicurezza di guida del CIVIS.

 

Abbiamo ripetuto, e lo ribadiamo, che questo veicolo è pericoloso per chi lo guida e per i cittadini.

 

Per rendere sicuro il CIVIS le possibilità sono solo due:

  1. o si fa circolare in sede propria (protetta)

  2. o si modifica il posto guida come per gli altri bus e filobus, alzando ovviamente anche ambedue gli specchi “taglia-testa” di cui sono corredati.

 

 

 

CIVIS: le dichiarazioni di ATC e Assessori rendono necessaria una forte risposta a tutela della sicurezza sul lavoro degli autisti e della sicurezza dei cittadini.

 

 

 

 

 

 

Una sola considerazione: se nei ponteggi dei cantieri mancano le protezioni, non ci pare una risposta né seria né accettabile quella di “curare in modo particolare una formazione specifica…”

Occorre invece garantire le protezioni, o no?

 

Aggiungiamo una cosa:

La mancanza di visibilità dal posto guida è ampiamente riconosciuta. Salvo proporre come rimedio di guidare guardando, anziché la strada, in ben 4 schermi tv, come in una specie di gioco alla Play station…).

 

Siamo seri, per favore..!

 

 

 

Ed ecco la posizione espressa da ATC, dopo la denuncia dei Sindacati:

 

 

 

 

Bologna 21 novembre 2009

 

Secondo il Presidente di ATC, cui attribuiamo questa dichiarazione, segnalare la pericolosità di un veicolo aziendale significa “eccitare inutili scontri” .

 

Voi cosa ne pensate di questo “Presidente” ?