CUP 2000: SI ALLA RE- INTERNALIZZAZIONE PURCHE' SIA QUELLA VERA
La Regione Emilia- Romagna stamattina ha convocato il tavolo per la presentazione delle linee guida del piano strategico di Cup 2000. Convocazione cui ha omesso di convocare l’USB. Pertanto una delegazione di dirigenti si è comunque presentata in Regione pretendendo la convocazione al termine dell’incontro con i confederali.
Un apartheid sindacale ingiustificato da cui ci aspettiamo ancora chiarimenti da parte del Presidente Errani.
L’orientamento della regione, condivisa da tutti i soci, verte verso la re- internalizzazione progressiva per tutto il front- office e la permanenza della società in house per i servizi di ICT che saranno estesi a tutte le provincie della Regione. E’ stata inoltre fornita la garanzia occupazionale a tempo indeterminato per tutti i 600 lavoratori della società.
Da parte nostra ci auspichiamo che le promesse della Regione siano mantenute e che il percorso non riservi brutte sorprese. Per la parte della re- internalizzazione siamo molto soddisfatti, sempre che si tratti di VERA re- internalizzazione. Certo saremo stati ancora più soddisfatti se fosse stato scelto questo percorso per tutta l’intera società, in ogni caso USB ha da sempre dichiarato preferibile uno spezzettamento della società con 2 progetti solidi, piuttosto che un progetto debole per una sola azienda.
Ci auspichiamo che le soluzioni più appropriate per volgere a un processo di re- internalizzazione sia condiviso e ragionato in trasparenza e con un confronto con le OO.SS. senza produrre altri episodi di apartheid sindacale come quello di oggi.
p. USB Bologna
Valentina Delussu