Diritto all'abitare. La mobilitazione continua.

Bologna -

Oggi Asia e USB con centinaia di occupanti hanno presidiato Palazzo d’Accursio in concomitanza della riunione di giunta chiamata per affrontare il problema dell’emergenza abitativa. Una protesta contro l’immobilismo di una amministrazione comunale rimasta sorda negli anni davanti all’acuirsi del problema abitativo ad oggi non più sostenibile. Una delegazione è stata ricevuta dall’assessorato ai servizi sociali che però non è stata in grado di fornire alcuna risposta sulle misure che si vogliono adottare davanti all’esponenziale aumento degli sfratti nonché rispetto all’utilizzo del patrimonio pubblico sfitto abbandonato e lasciato all’incuria del tempo e di chi se ne dovrebbe occupare. Davanti alle soluzioni reali che da mesi ormai proponiamo - blocco degli sfratti, requisizione degli alloggi sfitti, legalizzazione delle occupazioni abitative - abbiamo dovuto ascoltare solo parole vuote di cui non si può essere soddisfatti. Continueremo la nostra lotta, che è la lotta di chi, privato della dignità, subisce le conseguenze del reazionario Piano casa di Renzi. Con gli occupanti delle ex Scuole Ferrari, del Centro Accoglienza Autogestito Lampedusa di via XXI Aprile, della Nelson Mandela di via Irnerio e delle Scuole Merlani faremo ricorso a tutti i mezzi necessari per garantire il rispetto dei basilari diritti di ogni individuo. Una mobilitazione che mette al centro la difesa del bene pubblico per soluzioni definitive e non momentanee. Saremo ancora in Piazza per dire no a tutti gli sfratti, chiedendo la moratoria di tutti gli sfratti incolpevoli, no agli sgomberi, no alla svendita dello stato sociale e di beni pubblici, per la requisizione degli immobili pubblici in disuso per l’utilizzo a scopo abitativo, per difendere le Occupazioni che resistono all’infame Decreto Renzi-Lupi. ASIA/USB BOLOGNA FEDERAZIONE USB BOLOGNA