Emilia Romagna, merito SI, merito NO, qui è la terra dei cachi!
Dopo diversi incontri anche la Direzione Regionale getta la spugna. Il tavolo tecnico per trovare un metodo condiviso per il riconoscimento del merito è momentaneamente saltato.
Lo andiamo dicendo da anni, e lo abbiamo detto anche questa volta: distribuire i soldi dei lavoratori premiando chi l’amministrazione decide che è bravo, non lo possiamo condividere, tanto più se i criteri meritocratici “oggettivi” alla fine oggettivi non lo sono (e non potranno mai esserlo!) in quanto l’applicazione degli stessi è sempre delegata alla valutazione personale del dirigente di turno, il quale deciderebbe poi in perfetta solitudine!
Come sempre si vuole utilizzare la parola merito per accentuare il clientelismo e la divisione dei lavoratori con la complicità dei sindacati.
Durante l’ultimo incontro abbiamo peraltro assistito ad uno scambio di accuse tra gli altri sindacati che avremmo preferito non vedere, ma le elezioni RSU sono vicine e non si risparmiano i colpi bassi. Alla fine della fiera, il risultato è stato che l’incontro definitivo, durante il quale le varie organizzazioni sindacali dovranno prendere un’effettiva posizione, è stato rimandato a…dopo le elezioni RSU (ma guarda un po’!). Si ha forse paura di scoprire le proprie carte, e far così vedere ai lavoratori da quale parte si sta veramente?!?
La mancanza di oggettività dell’Amministrazione l’abbiamo subito denunciata, mentre si sono impegnati circa 20 dipendenti (tra amministrazione e OO.SS.) per 5 incontri (inutili). Per la ricerca di 10 posizioni dirigenziali l’Amministrazione non ha pensato di dedicare neanche uno scampolo di ora, mettendo una nota sul sito: “sono disponibili le posizioni non dirigenziali di Responsabile dei Reparti degli Uffici Provinciali –Territorio”, quasi fosse un annuncio pubblicitario di vendita e “dimenticandosi” anche dei Conservatori, così come non si vuole affrontare il gravissimo problema delle Responsabilità, sempre e solo sulle spalle dei lavoratori, e del ruolo dell’audit di questa regione che pensa solo a sanzionare. La ricerca di nuove figure apicali doveva essere l’occasione per chiarire tutti questi aspetti. Ma su queste cose l’Amministrazione non ha tempo da perdere.
L’Amministrazione e i sindacati complici la devono piantare di premiare i lavoratori o promuoverli utilizzando i soldi di tutti. Non abbiamo mai accettato e non accetteremo di continuare a togliere dei soldi alla maggior parte dei lavoratori per darli a pochi scelti dall’amministrazione! Questo anche se, subito dopo le elezioni RSU, vedrà tutti gli altri sindacati nuovamente uniti su produttività e premi ai lavoratori “bravi” scelti dall’amministrazione così come accaduto per i passaggi di fascia economica alle Entrate.
Inoltre, poiché per la legge di stabilità occorre fare dei risparmi di spesa sulle locazioni passive, entro maggio andrà presentato un piano di riorganizzazione, l’ennesimo, al Demanio, che potrebbe comportare la dismissione di immobili e il trasferimento di sedi dell’Agenzia. Siamo stati poi informati che l’immobile di via Marco Polo pur essendo estremamente oneroso, non potrà essere abbandonato fino alla scadenza del contratto (nel 2022…) per le alte penali in caso di rescissione del contratto. Per una volta gli intrighi di palazzo che hanno coinvolto politici che in passato hanno deciso di “svendere agli amici”, e dirigenti che hanno preso in affitto lo stesso stabile con un contratto capestro, un affitto altissimo e un contratto lunghissimo con immensi costi sulle spalle della collettività, eviterà la chiusura dell’ufficio. Siamo senza parole!
Fino a quando i sindacati continueranno ad accettare di fare accordi capestro, così come quello firmato per la chiusura degli uffici, con l’amministrazione?
Fino a quando avranno il sostegno di iscritti e lavoratori che li votano alle elezioni RSU.
Alle prossime elezioni pensaci.
USB Pubblico Impiego - Agenzie Fiscali Emilia Romagna