Errani: basta soldi ai privati
bisogna finanziare i servizi educativi pubblici
Le leggi regionali che si sono susseguite in questi anni hanno aperto la strada alle privatizzazioni dei servizi educativi, attraverso l’accreditamento, project financing e la possibilità di gestione da parte di soggetti privati.
I posti nido privati sono aumentati a dismisura, mentre quelli a gestione pubblica sono diminuiti, a fronte di una lista di attesa che diventa sempre più lunga che lascia ogni anno migliaia di bambini fuori dal nido.
Vogliamo una inversione di tendenza, attraverso un aumento di risorse per lo sviluppo dei servizi educativi a gestione diretta e un azzeramento dei finanziamenti delle scuole private.
Chiediamo un mantenimento della qualità dei nidi che tuteli quel progetto pedagogico che da decenni caratterizza i nidi della regione e che mette al centro il benessere dei bambini.
Non accettiamo nessuna linea di indirizzo regionale che contenga un aumento di rapporto numerico adulto/bambini, con ripercussioni negative sui bambini e su chi lavora con loro.
E’ inaccettabile un ulteriore peggioramento: già l’attuale legge regionale, che prevede un rapporto di 1/5 per i piccoli e 1/7 per i medi e grandi, dove è stata applicata ha abbassato la qualità dei servizi.
Nei nidi lavorano centinaia di precari che a giugno andranno a casa, mentre la Giunta Errani continua ad ignorare i problemi dei cittadini e dei lavoratori di questa regione.
Contro la chiusura e privatizzazione dei nidi
Per un aumento delle risorse a tutela della qualità dei nidi comunali
Contro il licenziamento dei precari
Giovedì 12 maggio 2011
dalle ore 15.00
Presidio in REGIONE
v.le Aldo Moro 52