Firmato nella notte accordo lavoratori SDA - Riapre magazzino di Sala Bolognese
Ieri sera, mentre i delegati USB e i lavoratori SDA di Sala Bolognese stavano organizzando, per oggi, la manifestazione verso la Regione Emilia Romagna, decisa in assemblea, la SDA ha accettato di ritirare l'ultima scandalosa proposta e si è così riaperto il tavolo di contrattazione in Prefettura.
Questa mattina alle 1,15 è stato finalmente raggiunto un accordo che prevede la cassa integrazione a rotazione per tutti i lavoratori, sia a tempo indeterminato che determinato e la riapertura del magazzino con 300 lavoratori entro il mese di giugno.
Eliminata la discriminante contro i delegati sindacali, i primi 150 rientreranno già oggi al lavoro sulla base di una lista che terrà conto dei criteri di anzianità di servizio, dei carichi familiari e mantenendo il contratto e i diritti acquisiti.
Ripristinato anche l'anticipo dell'assegno della cassa integrazione da parte dei padroni.
La resistenza dei lavoratori dello SDA che non hanno mai smesso di lottare, sostenendo attivamente i loro delegati in una lunga trattativa tutta in salita dove oltre ai padroni hanno dovuto fare fronte agli interessi di bottega che di volta in volta emergevano nell'altro tavolo di trattativa, alla fine, ha pagato.
La manifestazione prevista per oggi è quindi sospesa e i lavoratori si riuniranno in assemblea per esaminare e discutere i contenuti dell'accordo.
Più tardi proseguirà il confronto tecnico di dettaglio con le cooperative che gestiscono l'appalto SDA.
Abbiamo lottato, abbiamo resistito, abbiamo attaccato, abbiamo infine respinto l'attacco della SDA ma dentro di noi rimane la rabbia di chi ha visto intorno alla lotta dei facchini di Sala Bolognese il disinteresse totale della politica e dei grandi meedia e tanta, troppa, strumentalizzazione di bassa lega a fini di bottega.
Questa rabbia la faremo diventare il motore utile ad accelerare l'organizzazione del sindacato USB fra i lavoratori della logistica per fare fronte a condizioni di lavoro e di vita che spesso gridano vendetta.
Bologna 13/05/2015
Per USB
Valentina Delussu
Massimo Betti