Dopo 4 giornate di lotta i magazzinieri USB dell’impianto GSI Granterre presso l’Interporto di Bologna, ottengono un  aumento di 900 euro annui sugli accordi integrativi, il pagamento delle spettanze arretrate, oltre a un’indennità una tantum per il ritardato pagamento degli stipendi, avanzamento temporale sui livelli di inquadramento ed aumento del numero degli scatti di anzianità previsti dal CCNL. Sottoscritto inoltre un impegno formale per la tutela della salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori.

Quattro giornate di lotta, iniziata venerdì scorso in seguito al mancato ricevimento degli stipendi e portata avanti ad oltranza dai lavoratori organizzati con USB, primi a incrociare le braccia, ultimi a mollare; nonostante la lotta avesse infatti inizialmente coinvolto tutti i lavoratori dell’impianto, gli altri sindacati si sono presto ritirati, alcuni perché non inclini al conflitto, altri millantando vittorie, ma accontentandosi in realtà dell’applicazione di accordi di facciata e di scuderia, sottoscritti bilateralmente con associazioni padronali e calibrati su altre filiere, del tutto distanti dalle reali rivendicazioni del magazzino e dalle motivazioni che avevano portato all’agitazione dei magazzinieri.

USB, non a caso primo sindacato dell’impianto dopo un solo anno dal suo ingresso,  ha invece mantenuto la barra dritta, ma soprattutto ha tenuto fede al mandato dei propri iscritti, portando avanti fino al vittorioso epilogo le rivendicazioni di tutti i lavoratori in appalto presso il sito GSI (ora Granterre), che ottengono così, tra i vari elementi migliorativi, un sensibile aumento che va a sommarsi ad un accordo integrativo già sostanzioso, deroghe di miglior favore alle previsioni contrattuali, oltre alla regolarizzazione di tutte le posizioni pendenti con l’azienda.

Una grande dimostrazione di coerenza, organizzazione e determinazione operaia

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