I docenti ci sono. Vanno solo assunti.
"Non abbiamo più docenti. E senza docenti non si può andare avanti". Questo dice il Direttore dell'ufficio scolastico dell'Emilia-Romagna, Stefano Versari. Falso.
“ Il caos di quest'anno non è stato determinato dal Covid”. Vero.
L’emergenza esiste da anni e aumenta ogni anno di più: la scelta dei governi degli ultimi venti anni è sempre stata quella di non investire per stabilizzare l’organico e permettere un naturale turn over, ciò ha creato il caos che quest’anno è sulla bocca di tutti a causa dei riflettori puntati sulla scuola post pandemia e a causa delle scellerate modalità di gestione delle nuove GPS - tempi strettissimi per inoltrare le domande e creare le graduatorie, regole confuse fino all’ultimo, carenza di personale per la validazione delle graduatorie lasciate quindi a un sistema mal funzionante.
Ma i docenti ci sono e molti sono ancora a casa in attesa di essere convocati per una supplenza.
E anche sui titoli il Direttore fa parecchia confusione: chi lavora su materia ha i titoli per insegnare e molti hanno anche anni di esperienza in classe alle spalle. Per quanto riguarda poi gli Specializzati sul sostegno due anni fa, quando partì l’ultimo Corso di Specializzazione, come USB denunciammo che il numero di posti banditi in Emilia Romagna fosse assolutamente insufficiente rispetto alle esigenze così come denunciammo un sistema che impedisce a molti di accedere a causa dei costi (3000 euro a testa) e dei tempi serratissimi spesso inconciliabili con il lavoro e/o la famiglia. Denunciammo inoltre un’altra ambiguità presente nelle dichiarazioni di Versari: chi accede dopo dure selezioni, paga 3000 euro e prende il titolo dopo un percorso pieno di momenti valutativi all’uscita trova un posto da precario. Nulla più. Gli specializzati per entrare di ruolo dovranno sottoporsi ad ennesime prove selettive, quelle concorsuali, a cui peraltro rischiano di non poter partecipare se in isolamento fiduciario o se la temperatura dovesse essere pari o superiore a 37.5 quando si presentano alla sede di svolgimento delle prove. Le richieste di stabilizzare direttamente gli specializzati sono andate inascoltate. Eppure in questo caso la retorica meritocratica non trova ostacoli…
Aggiungiamo poi che degli 11000 posti per docenti di sostegno di cui parla Versari solo la metà sono posti al 31/08 e quindi su cui poter assumere a tempo indeterminato. Quindi il Direttore vorrebbe che la gente si specializzasse per continuare a restare precaria, vivere di disoccupazione in estate e non avere mai la continuità didattica.
Per quanto riguarda i posti comuni, su materia, chi è inserito nelle GPS ha i titoli per insegnare e molti hanno più di 3 anni di servizio. La loro assunzione per titoli e servizio, come chiesto da anni da USB, avrebbe permesso di avere i docenti stabilizzati a scuola dall’1 settembre, avrebbe attenuato il caos a cui assistiamo, avrebbe permesso di cominciare a progettare per tempo le attività didattiche, di poter svolgere al meglio il proprio lavoro, invece di ritrovarsi ogni anno catapultati a sapere il giorno prima per il giorno dopo quali materie insegnare, in quale scuola e in quali classi. Molti di questi docenti non hanno avuto poi la possibilità di abilitarsi, dato che l’ultimo corso si è svolto nel 2014 e che si trattava, come per la Specializzazione, di corsi a pagamento, intensivi e che non davano diritto ad alcuna stabilizzazione.
Il Direttore dovrebbe dire che i docenti ci sono, che lo Stato dovrebbe assumerli, per garantire continuità didattica ed un lavoro ed un’esistenza dignitosi, e dare loro l’ulteriore formazione utile a svolgere la funzione docente.
Bologna.scuola@usb.it