I TAGLI ALLA SANITÀ in salsa ROSSO-BLU 100 POSTI LETTO IN MENO E CHIUSURE DI SERVIZI TERRITORIALI

Bologna -


 

In due anni 350 Posti Letto in meno a Bologna, in cambio ci saranno le Case della Salute, strutture a gestione privata. Come avevamo previsto non erano estivi quei 100 posti letto soppressi durante l’estate all’Ausl di Bologna, e quando lo abbiamo denunciato ci hanno accusato di strumentalizzare ma in realtà era tutto vero.

Da quanto è stato reso noto dalle notizie stampa negli ultimi due anni a Bologna sono stati tagliati 350 PL pari a oltre il 22% del totale e la gente è bloccata nel Pronto Soccorso per giornate intere perché non ci sono posti letto.

Si sta demolendo la Sanità Pubblica pure con la cosiddetta ristrutturazione delle Medicine in aree Rosso e Blu, a seconda gravità della prestazione richiesta; questa scelta per quanto apparentemente giustificata da motivi di razionalizzazione in realtà allude a una ristrutturazione basata sul livello delle prestazioni sanitarie (alta, media e bassa intensità). Per quanto non detto, questo progetto rimanda alla possibilità di fare uscire le prestazioni a bassa intensità dalla Sanità Pubblica e affidarla al settore socio-sanitario, operazione peraltro già in corso sia negli ospedali (riabilitazione, geriatria, dismissioni precoci ecc.) che nel settore della psichiatria (il cosiddetto Welfare famigliare).Tutto ciò sta nella logica delle Case della Salute una sorta di struttura territoriale privata (gestita da medici di base e specialisti) che oltre alle prestazioni di medicina generale (di primo livello) erogherà prestazioni di 2° livello cioè di carattere ospedaliero (radiodiagnostica, dialisi ecc.).

Tutto ciò comporta tagli occupazionali agli infermieri, agli oss e, in definitiva, alla qualità della prestazione. Le prestazioni dismesse dagli ospedali pubblici saranno fornite, in maniera forzosa per chi ha urgenze, dal privato a pagamento. I tagli al personale infermieristico e assistenziale, il superlavoro nelle cosiddette arre BLU e ROSSE, la chiusura annunciata in contemporanea di diversi servizi territoriali creano una situazione di forte allarme fra i lavoratori e i cittadini.

L’USB aveva da tempo denunciato che le chiusure estive sarebbero diventate definitive. I sindacati complici ci hanno attaccato perché avremmo strumentalizzato una normale procedura stagionale, purtroppo, siamo stati semplicemente realisti. L’USB denuncerà questo, un ennesimo, attacco alla salute pubblica con un volantinaggio presso tutti i principali ospedali della Regione e invita tutti i lavoratori della Sanità a partecipare allo sciopero generale proclamato dai sindacati di base per il 18 Ottobre.