Ispettorato del Lavoro di Rimini sotto organico, Slang USB: aumentare gli ispettori per contrastare il lavoro nero
Apprendiamo dalle dichiarazioni dell’ITL di Rimini che l’ispettorato si trova in una grave situazione di sotto organico, con appena otto ispettori attivi. Per noi è una situazione drammatica, di cui a fare le spese sono i lavoratori tutti, indipendentemente dalla categoria, dagli stagionali fino ai dipendenti dell’ITL stesso.
Non è per noi possibile mettere in condizioni d’inefficienza, un organo di garanzia del rispetto delle condizioni contrattuali, ci uniamo agli ispettori stessi nella richiesta di un potenziamento e ampliamento del personale. Ricordiamo che fu Renzi a bloccare il turn-over delle assunzioni dell’ITL, la stessa mano che portò all’abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, col Jobs Act, nel 2015.
La situazione gravissima di Rimini rende l’ITL incapace di processare tutte le richieste ispettive, in particolare quelle presentate dai lavoratori stessi, lasciano mano libera a padroni e padroncini che si sentono al di fuori di ogni regola.
Vediamo crescere il tasso d’irregolarità nel settore, dai report dell’Ispettorato stesso, con una quota crescente di lavoratori in nero, e un tasso d’irregolarità intorno al 70 per cento. Questi dati ci dimostrano la presenza di fortissime irregolarità lavorative nel territorio riminese, e una diffusione a macchia d’olio del lavoro nero.
Chiediamo che l’amministrazione comunale si pronunci in merito alla questione, smettendo di chiudere gli occhi di fronte alla drammatica situazione dei lavoratori del turismo a Rimini, interrogando le parti sociali e gli organi ispettivi, al fine di trovare una soluzione rispetto alle condizioni di chi lavora in stagione.
Slang USB Rimini