Oggi i collaboratori scolastici licenziati che ieri avevano protestato salendo per oltre 10 ora sul tetto di una scuola, hanno incontrato l’Assessore Regionale alla Scuola Bianchi ed i dirigenti dell’Assessorato. La delegazione, guidata dai delegati USB, ha presentato diverse soluzioni che consentirebbero alla Regione di affrontare direttamente la drammatica situazione sociale di questi lavoratori e delle scuole rimaste prive di un organico sufficiente ad un normale funzionamento.

A parte la richiesta al Ministero di posti in deroga in organico (decisione che era gia stata presa dalla Regione e per la quale il MIUR era probabilmente già intenzionato a concedere qualche briciola), nessuna delle proposte è stata accolta e nessuna via è stata presa in considerazione per un’eventuale verifica, non già per problemi tecnico-giuridici (non ve ne erano), ma solo adducendo motivazioni di bilancio.

In sostanza abbiamo rilevato la completa mancanza di volontà politica da parte della Regione di intervenire direttamente con proprie risorse. Se è vero che sono previsti tagli molto consistenti agli Enti Locali è altrettanto vero che questi continueranno ad impiegare fondi pubblici. La chiave è la scelta politica: spendere in favore della scuola e dei lavoratori o sulle solite altre voci.

La situazione occupazionale in Emilia Romagna sta per esplodere. Se il dramma della disoccupazione non è una priorità per questa amministrazione regionale, ci chiediamo quali altre possano essere.

Visto l’esito dell’incontro, i lavoratori hanno deciso di proseguire la mobilitazione, a partire da lunedì 26, quando si uniranno agli educatori scolastici delle cooperative e alle operatrici dei nidi e delle materne comunali per un presidio di protesta previsto in occasione del Consiglio Comunale che tratterà il tema della crisi. In seguito si valuterà con quali forme proseguire la protesta.

Bologna, 20 settembre 2011 Francesco Bonfini

Per informazioni: USB Scuola Emilia Romagna 3471215548