La morte di Nicoletta, operaia della vetreria di Borgonovo, possa aiutare a fermare la strage: introdurre il reato di omicidio sul lavoro!
Nicoletta Paladini, l’operaia di 50 anni rimasta schiacciata tra due macchinari nella vetreria di Borgonovo durante il lavoro notturno, alle ore 03.00 del 7 novembre, è vittima sì di un incidente, ma di un incidente che si inserisce in una vera e propria strage di lavoratori.
Ad oggi i morti di lavoro in Italia hanno superato i 900, con un incremento del 40% sul 2021 (al netto dei decessi per Covid). Si scrive “incidente2, ma si legge "omicidio".
È la ricerca del massimo profitto da parte degli imprenditori che impongono ritmi insostenibili, quando addirittura non arrivano ad aggirare le norme e gli strumenti in grado di tutelare la sicurezza, che è causa della strage.
Con l’appoggio di ManifestA, USB ha depositato al Parlamento, nell'aprile di quest'anno, una proposta di legge per introdurre il reato di omicidio sul lavoro, con un incremento delle pene fino a 18 anni di carcere per i datori di lavoro inadempienti alle normative.
È una misura che intervenendo su una rigorosa redazione del DVR, il Documento di Valutazione del Rischio, obbliga ad una analisi stringente sui pericoli dei processi lavorativi, sulla definizione precisa delle misure di prevenzione, responsabilizzando fino in fondo il padrone, pena il carcere.
Il nostro Paese ha due primati europei che vanno abbattuti:
1) siamo gli unici ad avere avuto negli ultimi 30 anni (dal 1992 al 2022) un arretramento dei salari del 2,9%;
2) abbiamo il maggior numero di morti sul lavoro.
Il padronato italiano paga poco e ci ammazza di più.
A Piacenza, sempre quest'anno, sono drasticamente aumentati gli incidenti sul lavoro e le denunce di malattie professionali; la morte di Nicoletta, che lascia il marito e due figli, sugella oggi il degrado di questa situazione.
È venuto il momento dello sciopero generale provinciale per dire basta! Se non ora quando?
Unione Sindacale di Base - Federazione di Piacenza