LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA CONTINUA A TAGLIARE LE RISORSE ALLE SCUOLE PUBBLICHE
Apprendiamo in questi giorni , e non certo con stupore, che la Provincia di Reggio Emilia ha provveduto all'ennesimo taglio ai danni delle scuole pubbliche licenziando di fatto i 211 tutor che affiancavano, nello studio, molti studenti diversamente abili. Questi giovani tutor, spesso anch'essi studenti o ultimi precari del lavoro, hanno , in questi anni, aiutato le scuole a sopperire, e non di poco, alla cronica mancanza di docenti di sostegno. Mentre per l'anno scolastico 2013/2014 la Provincia ha stanziato per questo progetto 174 mila euro, per il 2014/15 non è previsto neanche un soldo. La provincia di Reggio Emilia si è contraddistinta, negli ultimi anni, in processi di stravolgimento epocale del sistema scolastico locale, dagli sfrenati accorpamenti tra plessi scolastici alla graduale distruzione del Convitto nazionale Rinaldo Corso di Correggio. L'USB manifesta pertanto la sua solidarietà ai tutor e soprattutto ai genitori dei ragazzi rimasti privati di questo importante servizio di supporto alla didattica. Tuttavia l' USB PI/SCUOLA ribadisce, ancora una volta, che la soluzione ai problemi strutturali della scuola italiana non può passare per il semi volontariato , più o meno retribuito, di figure molto importanti come i tutor , gli educatori , gli psicologi dei centri d'ascolto e di tutta una serie di lavoratori altamente specializzati che rappresentano l'ultima frontiera del precariato scolastico in aggiunta a quello storico interno. Il 24 ottobre l'USB ha scioperato anche per rivendicare, oltre la stabilizzazione di tutti precari storici, anche altri 250mila posti in più nelle dotazioni organiche al MIUR e la reinternalizzazione di tutti i servizi affidati ad aziende esterne a partire dalle cooperative. La buona scuola non si fa con la propaganda ma con gli investimenti. Reggio Emilia 17/12/2014