Argomento:

Legge Regionale Trasporto Pubblico

Bologna -

RIPARTE LA LOTTA CONTRO LA LEGGE REGIONALE SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

 

Nonostante la mobilitazione messa in campo alla fine del 2005 contro la possibilità che ATC partecipasse in posizione di inferiorità alla gara bandita per l’assegnazione del T.P.L. nel bacino provinciale bolognese, nulla si è modificato sino ad oggi.

 

Nonostante che sia il Comune di Bologna che la Provincia di Bologna si fossero impegnate a richiedere la modifica dell’attuale legge regionale in materia, da Via Aldo Moro niente si è mosso.

 

Abbiamo avuto, l’8 marzo, un incontro con gli Assessori Zamboni, per il Comune, e Venturi, per la Provincia, dove abbiamo esposto le nostre richieste circa una modifica dei tempi al bando che la S.R.M., la Agenzia locale che funge da stazione appaltante per la gara, ha fissato per l’8 maggio per le manifestazioni di interesse a partecipare alla gara e per il 29 maggio quale termine per la presentazione delle offerte.

 

Abbiamo richiesto come CUB RdB Trasporti, unitamente alle altre OO.SS. FIT CISL, UILTrasporti Faisa-Ciasal e SULT TPL, un incontro urgente all’Assessore Peri per chiedere una urgente modifica della sua legge sul TPL, che recepisse le indicazioni che la Corte Costituzionale ha espresso in materia di affidamento “in house” del servizio, nonché le modifiche ai tempi per l’effettuazione dell’eventuale gara introdotte dalla legge finanziaria 2006; invito che sino ad oggi è caduto nel vuoto.

 

NON ABBIAMO PIÙ TEMPO!!!

 

La politica regionale, tramite il suo Assessore ai Trasporti, deve capire che bisogna modificare l’attuale legge regionale nel senso che:

1.    preveda la ripatrimonializzazione di ATC per poter competere alla pari con le altre aziende di fuori regione in caso di gara per l’affidamento del servizio di TPL del bacino bolognese;

2.    preveda la possibilità, resa possibile dalle sentenze della Corte Costituzionale, che in piena autonomia la regione inserisca, insieme alle norme nazionali sugli affidamenti dei servizi pubblici, anche norme autonome di assegnazione che integrino le norme nazionali; prima fra tutte la possibilità di affidamento in house a società su cui gli enti proprietari esercitino un controllo analogo a quello dei propri rami strutturali ( ATC è in queste condizioni, visto che gli enti proprietari nominano il Consiglio di Amministrazione ed esprimono il Presidente dell’azienda).

3.    preveda un rinvio dei termini per l’eventuale gara in conformità a quanto stabilito dalla legge finanziaria 2006.

 

A sostegno di queste richieste abbiamo proclamato per il giorno 3 aprile 2006 uno sciopero di 8 (otto) ore dalle 08,30 alle ore 16,30 con manifestazione sotto la Regione.

 

La politica si deve far carico di queste richieste.

 

I lavoratori di ATC, ancora una volta, incrociano le braccia in difesa di un patrimonio di tutta la collettività.

 

I disagi che questi scioperi causano alla cittadinanza sono di esclusiva responsabilità di chi governa questa regione e rimane sordo alle richieste che da più parti si sono levate a sostegno di questa vertenza.

 

    

Per il Coordinamento Provinciale

                                                       CUB Trasporti-Rappresentanze di Base

                                         Settore Autoferrotranvieri    

   Italo Quartu