LOTTIAMO PER DIFENDERE I LAVORATORI DELLE PROVINCE
Oggi abbiamo partecipato al tavolo tecnico sulla mobilità dei dipendenti delle province della Regione Emilia Romagna in cui alla presenza dei rappresentanti del governo, delle amministrazioni provinciali (città metropolitana di Bologna), comunali e delle OO.SS. si è cercato di dare una risposta alla drammatica situazione in cui versano le lavoratrici ed i lavoratori delle province.
Il teatrino degli interventi, ad un tavolo che voleva parlare solo alla realtà bolognese, è iniziato con le organizzazioni complici dello smantellamento e convinte dell’opportunità della chiusura delle province in cui in buona sostanza l’unica preoccupazione era trovare, al limite del ridicolo, un posticino di qualsiasi genere in qualsiasi comune della provincia.
Noi come USB abbiamo invece detto che, prima di preoccuparsi delle mobilità, occorre chiarire cosa e come si devono gestire le importanti funzioni in carico alla provincia, coinvolgendo la Regione ed il governo innanzitutto per prorogare di almeno un anno l’applicazione della riforma,evitando così pastrocchi in cui a rimetterci saranno ancora una volta lavoratori e cittadini, poi perché la regione con i fondi attualmente destinati alle province può assorbire a costo zero almeno il 50% dei 1.800 esuberi nella Regione.
Quando la parte governativa ha chiesto agli altri sindacati di esprimersi sull’intervento di USB, la risposta è stata di continuare sulla ricerca dei singoli posti. Infatti dopo due ore di trattativa in cui le associazioni dei Comuni dichiaravano disponibilità a poter assorbire qualche decina di unità, si è chiuso il tavolo aprendo una casella mail in cui i comuni possono indicare le loro necessità e le loro disponibilità alla città metropolitana.
La volontà di non voler affrontare adeguatamente il problema è dato anche dal fatto di trattarlo come se fosse di carattere provinciale, mentre in realtà riguarda tutte le province coinvolte ed è per questo era indispensabile anche oggi la presenza attiva della Regione.
Si continua ad affrontare un problema politico come se fosse un problema contabile!
Noi di USB, dopo l’incontro con il neo presidente della Regione del 29 dicembre, la manifestazione del 15 gennaio che ci ha portato ad incontrare l’assessore al bilancio della Regione, continuiamo sulla strada della proroga della tempistica per riuscire nell’intento di far assumere tutti i lavoratori delle province in Regione.
La mobilitazione si deve allargare coinvolgendo cittadini che perderanno servizi e lavoratori del pubblico impiego che saranno, dopo quelli delle province, i prossimi colpiti dai tagli governativi e per questo, abbiamo già messo in campo altre manifestazioni nazionali e regionali in difesa del diritto al lavoro e al mantenimento delle proprie competenze e retribuzioni.
Vi chiediamo di partecipare in massa uscendo dal torpore in cui cgilcisluil vi continuano a tenere e, affinchè le cose prendano definitivamente un piega diversa, sarà necessario dare più forza ad USB che da sempre si batte contro l’inutile e dannosa chiusura delle province.
Queste per ora le principali iniziative della prossima settimana: