L'USB per l'equità nell'assegnazione del bonus: "A TUTTI O NON LO VOGLIO"

Bologna -

 

Riteniamo che tutti i docenti e tutte le discipline abbiano il medesimo valore rispetto alla funzione che la Costituzione Repubblicana assegna all'insegnamento e al suo indispensabile contributo per sviluppo del pensiero critico e per la formazione umana e civile degli studenti e che, quindi, tutti i docenti contribuiscano in pari misura al «pieno sviluppo della persona» nell'ambito di un lavoro coordinato e collegiale. L'elemosina per la “valorizzazione del merito" imposta dal governo non è altro che l'ennesimo tentativo di frantumare un'intera categoria di lavoratori mettendo tutti contro tutti.

La sistematica e più che decennale azione di indebolimento degli stipendi dei lavoratori della scuola, frutto di anni di mancato rinnovo del contratto e di continue sottrazioni mascherate dall'autonomia scolastica, non può essere risarcita con gli spiccioli del bonus. I soldi del bonus sono soldi dei lavoratori, perciò devono essere suddivisi tra tutti i lavoratori. Invitiamo, pertanto, a rifiutare IL FINTO PREMIO del bonus, consegnando nelle segreterie delle scuole la dichiarazione di indisponibilità a riceverlo, se non ridistribuito a tutti in parti uguali.

USB P.I. Scuola