MEROLA UN SINDACO CHE SE NE INFISCHIA!

Bologna -

Ancora una volta il sindaco Merola, ha fatto emergere la sua arroganza, dopo aver infamato la polizia municipale nei mesi scorsi, questa volta ha 'sparato' ad altezza bambino minandone la scuola con la dichiarazione di questi giorni: “delle insegnanti me ne infischio”. Che non ascoltasse i suoi cittadini lo avevamo già compreso non rispettando il risultato del referendum per i finanziamenti alle scuole private. Che lui e la sua giunta non ascoltassero i suoi dipendenti lo aveva già dimostrato attraverso frasi che precludevano ogni tipo di confronto verso i lavoratori e attraverso provvedimenti adottati unilateralmente. Che non ascoltasse i lavoratori della scuola lo avevamo capito nel momento in cui per ben due volte il primo cittadino ha chiuso i cancelli del palazzo comunale per impedire alle maestre di entrare. Ora cerca consensi dalle famiglie (le elezioni sono alle porte!) affermando che le maestre sono “bugiarde e fomentatrici” e chiedendo ai genitori di scrivergli privatamente. NON LO ACCETTIAMO! La verità è che le menzogne le ha create lui. La verità e che le maestre, di cui se ne infischia, sono le stesse che sono state assunte o sono risultate idonee al concorso bandito dal Comune di Bologna per la stabilizzazione dei precari di cui questa Giunta si riempie la bocca da mesi, come se non fosse un diritto essere assunti dopo 10-15 anni di precariato . La verità è che oggi nelle scuole ci sono lavoratrici e lavoratori che svolgono lo stesso lavoro con contratti diversi e con orari diversi, determinando ripercusioni sulla qualità del servizio. La verità è che il sindaco aveva promesso di ripristinare il salario accessorio (tagliato del 60%) sottratto dalla commissaria Cancellieri. La verità è che aver introdotto il sistema "performance" per valutare il personale comunale, penalizza chi si assenta dal lavoro a qualsiasi titolo (maternità, malattia, permessi per figli, assistenza a familiari...) punisce fortemente il lavoro femminile. La verità è che questa giunta ha introdotto i peggiori cambiamenti nei servizi all'infanzia, smantellando pezzi del walfare cittadino. La verità è che chi attacca e si sottrae al confronto ha troppo di cui vergognarsi e si nasconde, sottraendosi alle sue responsabilità politiche. Invitiamo il sindaco Merola a valorizzare i 'suoi' dipendenti ringraziandoli, perchè nonostante tutti i tagli alla scuola e al walfare è solo grazie a grandi competenza e professionalità che la scuola ed i servizi comunali non rischiano il collasso. Per USB/RSU Comune di Bologna Antonio Vitiello