Migranti, caos Mattei a Bologna: Prefettura esclude cooperativa Badia Grande, basta sfruttamento e sovraffollamento
Apprendiamo solo ora che la Prefettura ha escluso la società cooperativa Badia Grande dalla gara per la gestione del centro di accoglienza Mattei.
Abbiamo già denunciato le croniche criticità del sistema accoglienza che si sommano a quelle del nuovo appalto: oltre alle solite logiche di competizione economica, avevamo segnalato le problematicità relative al"casellario giudiziale" di uno dei concorrenti.
Nel frattempo le condizioni di lavoro e di vita al Mattei sono in peggioramento: la struttura sovraffollata da mesi ha ospiti stipati persino in tendopoli mentre vengono sistematicamente utilizzati come strumento di valorizzazione economica sia dalle cooperative che gestiscono i centri, sia dal sistema economico bolognese che li utilizza come manodopera a basso costo.
Le lavoratrici e lavoratori vengono impiegati in condizioni di salari bassi, precarietà ed estrema flessibilità. Difficile, in queste condizioni, parlare d'integrazione sociale e lavoro dignitoso.
In questo contesto l'amministrazione comunale non può limitarsi ad indicare le gravi responsabilità del Governo Meloni nell'attuale situazione dell'accoglienza ma affrontare seriamente la situazione, perché le criticità in questo campo - e in particolare nella gestione dell'Hub Mattei - vengono da prima del governo Meloni.
La gestione di un servizio pubblico attraverso appalti a soggetti privati, un modello molto caro al PD negli ultimi anni - sia al governo nazionale sia nelle amministrazioni territoriali - favorisce anche in questo settore l'economia di mercato, che si fonda sullo sfruttamento dei lavoratori.
L'amministrazione comunale aveva promesso, in occasione del presidio effettuato a luglio da parte di lavoratori e lavoratrici dell'accoglienza organizzati con USB, un'udienza conoscitiva in Comune per affrontare la "questione Mattei" con tutte le parti sociali coinvolte. Di questo non abbiamo ancora notizia ed invitiamo l'amministrazione a convocare urgentemente questa udienza per affrontare concretamente i problemi con chi li vive quotidianamente e senza strumentalizzazioni.
USB Bologna