NESSUN RICATTO: DIRITTO ALLA MATERNITÀ E DIRITTO AL LAVORO SONO INSEPARABILI

Bologna -

 

Nessuna donna può accettare soprusi come quello subito dalla nostra iscritta Emanuela Peracchi, che negli scorsi giorni ha affrontato a testa alta chi la spingeva a scegliere tra la maternità e la frequenza del corso tfa di sostegno presso l'università di Bologna. Di fronte alle scuse surreali dei rappresentanti dell'ateneo che adducevano assurde motivazioni sulla mancanza di assicurazione per consentirle di allattare la sua bambina di tre settimane durante le lezioni, Emanuela non si è arresa e in poco tempo ha vinto una battaglia per se stessa e per tutte noi. L'ateneo di Bologna si è rimangiato il tentativo di espulsione di una giovane madre lavoratrice, che senza abbattersi o chinare la testa ha riaffermato il proprio diritto alla maternità e al lavoro.

L’USB Pubblico Impiego ha prontamente scritto alla consigliera di parità della regione Emilia Romagna affinché aumenti la vigilanza e il controllo anche sugli enti pubblici per il rispetto dei diritti delle madri lavoratrici e dei loro figli.

Non esiteremo a mettere in campo iniziative di lotta e mobilitazione se non verrà riconosciuto anche alla madri in attesa, che attualmente frequentano il tfa di sostegno presso l'università di Bologna, il diritto a svolgere il tirocinio senza ulteriori costi e rinvii.

Emanuela Peracchi, madre lavoratrice e compagna esemplare oggi insegna a tutti e a tutte che la lotta paga!

Bologna@usb.it