Ora Basta! Sciopero contro la Giunta Provinciale

Bologna -

Proseguiamo la mobilitazione contro la giunta Provinciale di Bologna.

Dopo le risposte totalmente insufficienti da parte della Presidente Draghetti, in merito alle assunzioni dei lavoratori precari e dopo l’ approvazione da parte del consiglio provinciale di una variazione di bilancio che taglia 3.000.000 euro per le spese del personale, diciamo basta! Si va allo sciopero!

Abbiamo avviato le procedure per andare allo sciopero contro una amministrazione che ricordiamo non ha rispettato il patto di stabilità facendo pagare un prezzo altissimo alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ente; con il licenziamento dei precari, l’impossibilità di nuove assunzioni almeno fino al 2010, la diminuzione del salario ai dipendenti a tempo indeterminato e l’aumento dei carichi di lavoro.

A ciò si aggiunge il fatto che sarà inevitabile un taglio delle risorse per i servizi ai cittadini a partire dalle strutture scolastiche.

L’attuale giunta ha combinato un disastro ed ora cerca in tutti i modi di nascondere le proprie responsabilità.

Tutto ciò è stato confermato dall’incontro con la Draghetti di lunedì dove sono state prospettate cifre che abbiamo definito inaccettabili, soprattutto in mancanza di garanzie certe circa l’effettiva assunzione (in particolare per gli anni 2010/2011).

Ciò che non è accettabile è il fatto che non vi sia stata nessuna minima, assunzione di responsabilità da parte della Giunta, a partire dalla Presidente Draghetti.

Le lavoratrici e i lavoratori colpiti dai frutti avvelenati di una amministrazione insipiente, a differenza di questi “governanti”,  sanno bene quale è la posta in palio in questa vicenda : il lavoro, i salari e i diritti.

Nessuna forza politica, magari con la scusa della campagna elettorale, può permettersi di agire  come le tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo) a fronte di un disastro che colpirà duramente la condizione di vita di centinaia di lavoratrici e lavoratori.

Nemmeno le istituzioni locali (Prefettura, ANCI,UPI e Regione) alle quali abbiamo chiesto di aprire un tavolo interistituzionale per affrontare il problema, possono permettersi un comportamento di indifferenza.

Lo sciopero molto probabilmente si terrà nei primi giorni di dicembre.

 

                                     P. RdB/CUB

                                     Massimo Betti