PRIME GIORNATE DI SCIOPERO: TANTISSIMI INSEGNANTI SI RIBELLANO AI QUIZ INVALSI -

ADESIONI ANCHE DI TANTI DOCENTI E ATA NON COINVOLTI NELLE PROVE - INDICAZIONI CONTRO IL TENTATIVO ILLEGALE DI POSTICIPARE LE PROVE SALTATE PER SCIOPERO

Roma -


 

Come negli scorsi anni, l'opposizione all'Invalsi ha visto accendersi lotte scuola per scuola anche se spesso a macchia di leopardo. Come negli scorsi anni abbiamo assistito ai tentativi di boicottaggio e di elusione della protesta da parte di zelanti dirigenti, noncuranti del diritto costituzionale allo sciopero, coadiuvati da RSU complici e servili collaboratori. Cogliamo 3 aspetti molto significativi: 1) nella maggior parte dei casi i lavoratori hanno avuto uno scatto d'orgoglio rispetto ai tentativi di obbligare con arroganza a svolgere un lavoro che non ci compete e che è considerato dannoso per l'intera scuola; 2) allo sciopero hanno aderito tantissimi lavoratori, docenti e ATA, non coinvolti nelle operazioni legate ai quiz; segno che è passato il messaggio di concentrare in queste giornate di sciopero tutta la nostra rabbia per le politiche, attuate ed annunciate, sul mondo della scuola, a partire dal blocco del contratto fino al 2020, passando per la mancata stabilizzazione ed il mancato riconoscimento delle ferie ai precari; 3) la reazione scomposta di molti dirigenti ci indica che questo sciopero ha colto nel segno: sono talmente ossessionati dall'Invalsi che lo sciopero va a toccare i nervi scoperti e gli fa male.

Il 13 maggio si replica nelle medie e superiori e anche stavolta siamo sicuri che assisteremo ad una grande prova di maturità anche da parte degli studenti. Cresce infatti la discussione all'interno delle scuole e la volontà di non farsi ingabbiare dalla scuola modello codice a barre.

NON FACCIANO I FURBI

Ci giungono  numerose segnalazioni di scuole nelle quali sono state predisposte prove suppletive a quelle saltate per lo sciopero: non ci vogliono proprio stare! A parte la vergogna di simili tentativi, segnaliamo che questa pratica è vietata dall'Invalsi stesso che, nelle disposizioni pubblicate sul proprio sito, chiarisce che: “In merito alla richiesta di posticipo per le somministrazioni di maggio si precisa quanto segue:
La richiesta di posticipo deve essere inviata all’INVALSI esclusivamente per fax a firma del Dirigente scolastico con data e protocollo e per conoscenza al referente regionale.
Nella richiesta deve essere allegata documentazione, con protocollo antecedente al 18.11.2013, che giustifichi la richiesta di rinvio.
Il posticipo è da ritenersi accordato solo dopo la ricezione di autorizzazione scritta dell'INVALSI. Non potranno essere prese in considerazione richieste di posticipo date delle somministrazioni pervenute oltre il 13.12.2013. 


Insomma, da un lato i dirigenti ci dicono che dobbiamo ubbidire all'Invalsi, dall'altro spesso sono loro i primi a non ubbidire.

Invitiamo i colleghi a segnalarci simili tentativi per permetterci di intervenire tempestivamente.