Primo maggio 2014 In mille in corteo contro la Troika e il Governo Renzi

Bologna -

 

 

Un importante corteo quello che ha attraversato le strade del centro cittadino la mattina del primo maggio, non solo perché è stata l’iniziativa di gran lunga più partecipata nei numeri, ma per la determinazione e la combattività espressa dai partecipanti nell’opposizione alle politiche di austerity.

 

 

 

Lavoratori italiani ed immigrati di tutti i settori, studenti e disoccupati, attivisti per il diritto alla casa ed occupanti, giovani e pensionati, hanno manifestato fondendo le specificità nelle parole d’ordine riassunte dal primo striscione d’apertura: lavoro, diritti, casa e reddito per tutti.

 

 

 

Un corteo che si era posto l’obbiettivo di sostenere lo sciopero indetto da usb per i lavoratori del commercio obbligati a lavorare il primo maggio con il ricatto della perdita del posto di lavoro e che perciò ha “sanzionato” i negozi aperti grazie anche al fatto che il Sindaco si è rifiutato di emettere una apposita ordinanza di chiusura.

 

 

 

Il corteo, giunto all’incrocio con via Indipendenza e Via Ugo Bassi ha detto la sua sulla piazza di cgil, cisl e uil srotolando lo striscione “Via i complici della Troika”; striscione che poi ha preso la testa del corteo.

 

E’ stato poi “riportato a casa sua” un fantoccio raffigurante Renzi, depositandolo davanti ad una banca.

 

 

 

Il corteo si è poi concluso in Piazza XX Settembre con un microfono aperto ai partecipanti e da dove sono stati lanciati altri appuntamenti di lotta fra i quali una manifestazione sotto la Regione per rivendicare l’utilizzo sociale dei fondi strutturali europei per il 22 maggio prossimo.

 

 

 

In oltre 300 hanno infine partecipato al pomeriggio di solidarietà con i rifugiati politici ed umanitari che occupano con ASIA/USB l’ex Clinica Beretta di via XXI Aprile.

 

 

 

Una mobilitazione quindi che non ha accettato di trasformare il primo maggio in una ricorrenza retorica, limitandosi magari alla mera “rappresentazione del conflitto” ma che ha materializzato un blocco sociale vero che intende proseguire nella mobilitazione di contrasto alle politiche di attacco alla vita dei settori popolari.

 

 

 

Bologna 02/05/2014