Provincia di Bologna,licenziano i precari, decurtano gli stipendi ma nessuno è colpevole

Bologna -

Nella giornata di ieri, durante un incontro con la Presidente Draghetti, l'Assessore al Bilancio Benuzzi,è stato nuovamente ribadito che per gli anni 2008 e  2009 non si procederà né alle stabilizzazioni né all'assunzione dei vincitori di concorsi pubblici. Il motivo è ormai arcinoto: la Provincia di Bologna per l'anno 2007 non ha rispettato il patto di stabilità e quindi la legge n. 133/2008 (decreto Brunetta) impone pesanti sanzioni agli Enti interessati.

Ai lavoratori interessati, e parliamo di collaboratori che lavorano negli uffici dell'Amministrazione Provinciale ormai da molti anni non verranno rinnovati neppure contratti a tempo determinato: se ne andranno a casa!!! Ad onore del vero sono ormai già molti i lavoratori che in questi mesi hanno cessato il rapporto di lavoro con la Provincia.

Il mancato rispetto del patto di stabilità, avrà comunque pesanti conseguenze anche per gli altri lavoratori della Provincia,ad esempio per l'anno 2008 in fondo per la produttività collettiva diminuirà di 595.000 euro, in sostanza sarà dimezzato.

A fronte di tutto questo da parte dell'attuale Giunta non vi è alcuna assunzione di responsabilità, sia amministrativa che politica. Sembra che tutto sia capitato per disgrazia, come una sorta di peste di manzoniana memoria.

Riteniamo invece che l'attuale Giunta Provinciale debba assumere in pieno le proprie responsabilità, riconoscendo pubblicamente gli errori che hanno portato all'attuale  disastrosa situazione e trarne le conseguenze.

L'Amministrazione Provinciale e con essa i lavoratori è sull'orlo di un baratro, a causa dell'insipienza degli assessori ed è stucchevole assistere al rimpallo di responsabilità con il governo nazionale.

 

Pensiamo che debba essere immediatamente convocato un tavolo interistituzionale per trovare rapida e positiva soluzione per gli oltre 60 lavoratori che sono in fase di licenziamento, non possono sempre essere i lavoratori a pagare per errori commessi dall'attuale giunta. 

 

Invitiamo tutti i lavoratori della provincia a partecipare all'assemblea prevista per il 2 ottobre dove decideremo le forme della mobilitazione e allo sciopero generale del 17 ottobre contro le politiche anti-sociali del governo Berlusconi.

 

                           P. RdB/CUB  Massimo Betti