RAPPRESAGLIA REAZIONARIA DI TPER NEI CONFRONTI DELLE LAVORATRICI DELLA SOSTA!

Bologna -

Tre lavoratrici della sosta sono state licenziate per aver abusato della fiducia dell’azienda essendosi trattenute in un luogo pubblico per andare in bagno più di quanto quest’ultima ritenga ragionevole, una mancanza che in molteplici occasioni precedenti, ad altri operatori, era costata, al massimo, un giorno di sospensione. Cosa hanno fatto di male queste tre lavoratrici: si sono trovate nel posto sbagliato, al momento sbagliato, vittime di una guerra che TPER ha ingaggiato da mesi contro i suoi operatori alla mobilità, che, nell’ottica di migliorarne la produttività (che ad oggi pare essere quantificata in numero di targhe di macchine, in sosta regolare o meno, registrate sul palmare) giustifica inseguimenti da parte di personale ispettivo aziendale, coordinatori e persino agenti investigativi privati. Le lavoratrici licenziate sono diventate il capro espiatorio, l’esempio per gli altri, la concretizzazione di una minaccia che, potendo colpire chiunque in qualsiasi momento, costringe i lavoratori a guardarsi costantemente alle spalle e non per prevenire i probabili attacchi di cittadini infuriati, ma per evitare che per un comportamento mal interpretato, per una pisciata in più, si possa finire direttamente a casa senza stipendio. Nell’ennesimo tentativo di riportare questa vicenda nell’ambito della ragionevolezza abbiamo chiesto nuovamente, nei giorni scorsi, a TPER di rivedere la sua posizione ma la risposta è stata che le licenziate non sono più un problema dell’azienda e che le cose proseguiranno per le vie che le lavoratrici hanno scelto di percorrere. USB ha invece ribadito che oggi servono soluzioni serie e concrete per la salvaguardia del posto di lavoro delle colleghe ingiustamente licenziate e non smetterà di adoperarsi, in ogni occasione sia possibile, per il raggiungimento di questo obiettivo. Abbiamo sollecitato nuovamente in questi giorni il Comune di Bologna ad intervenire per favorire soluzioni positive, dopo l’incontro svoltosi in occasione dell’ultimo sciopero con occupazione del consiglio comunale. In quell’occasione i lavoratori della sosta sono stati ricevuti dall’Assessore Marilena Pillati e dal dott. Montalto, in rappresentanza della Giunta, che hanno preso atto della complicata situazione che si è venuta a creare. Di fronte all’ingiusto licenziamento di tre lavoratrici, ci attendiamo un intervento fermo delle Istituzioni. E’ evidente che in mancanza di ciò riprenderemo con forza le iniziative di lotta per la difesa delle lavoratrici coinvolte e ripristino di condizioni di lavoro civili ed accettabili. Lunedì i lavoratori della Sosta scioperano e porteranno la protesta, per l’ennesima volta, dentro il Consiglio Comunale, alle ore 14.00, finchè qualcuno non darà delle risposte. Bologna, 17 aprile 2015 USB Lavoro Privato Alessandra Cuozzo