report: ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA DI BOLOGNA DEL 17 LUGLIO 2014

PROSSIMO APPUNTAMENTO MERCOLEDI’ 30 LUGLIO, ORE 16 IN VIA DEI MILLE

Bologna -

Giovedì 17 luglio, presso la sede regionale dell’USB a Bologna, si è svolta un’assemblea di lavoratori della scuola che aveva all’Ordine del Giorno la situazione della categoria e le mobilitazioni da attivare, anche alla luce delle recenti dichiarazioni di membri del governo e di parlamentari dei partiti di maggioranza.
I diversi interventi che si sono succeduti hanno evidenziato come i lavoratori della scuola siano da anni attaccati sul piano dei diritti e del salario, così come tutto il mondo del lavoro e, nello specifico, i dipendenti pubblici. E’ quindi indispensabile proseguire le lotte per arrivare in primo luogo ad ottenere il rinnovo economico del contratto e la stabilizzazione dei precari, unendosi alle mobilitazioni già avviate per respingere la riforma della Pubblica Amministrazione varata dal governo.
E’ stata espressa netta opposizione a qualsiasi ipotesi di aumento dell’orario e dei carichi di lavoro, di qualsiasi ipotesi di introdurre strumenti e processi di finta “valutazione” delle scuole e dei lavoratori e alla minaccia del taglio di un anno del percorso scolastico delle superiori che porta con se la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro. Inammissibile è stato poi definito il proposito di rinnovare il contratto nazionale solo nella parte normativa; proposta che apre la via all’introduzione di metodi ottocenteschi di sfruttamento.
I lavoratori della scuola continueranno a mobilitarsi e fin dai primi giorni di settembre porteranno la protesta nelle scuole per ottenere il rinnovo economico del contratto nazionale, la stabilizzazione dei precari e per respingere i progetti di valutazione e finta meritocrazia.
Sarà fondamentale perseguire la maggior unità possibile dei  lavoratori della scuola di ogni ordine e di ogni profilo, sulla base del rifiuto netto delle politiche europee attuate dal governo Renzi, su un piano di conflittualità che ponga un forte discrimine verso gli inviti a partecipare al “teatrino” di finta opposizione estiva, inscenato da Cisl, Uil, Cgil, Snals e Gilda considerati corresponsabili dell’attuale grave situazione della categoria e unendosi alle lotte generali di tutto il mondo del lavoro.
Nel caso in cui il governo dovesse emanare nei mesi estivi le misure annunciate a mezzo stampa, si costruiranno immediate forme di protesta che non dovranno limitarsi a contrastare i quotidiani annunci del governo, ma puntare ad una mobilitazione duratura per ottenere il rinnovo del contratto e la stabilizzazione dei precari. Troppe volte abbiamo visto grandi movimenti “unitari” attivarsi sull’onda emotiva dell’emergenza per poi rientrare nei ranghi al primo finto passo indietro dei governi e rinunciare così a lottare per gli obiettivi principali.
L’assemblea si è data appuntamento per mercoledì 30 luglio per valutare eventuali nuovi elementi circa le intenzioni del governo.  





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