Sciopero TPER: incontro con assessori al lavoro e trasporti, il sistema delle gare e appalti non può garantire la stabilità lavorativa e la qualità di un servizio pubblico.

Bologna -

 

In occasione dello sciopero nazionale dell’intero settore del trasporto pubblico locale, si è svolto come annunciato un presidio presso il Comune di Bologna. Durante l’iniziativa una delegazione ha incontrato gli assessori al lavoro e ai trasporti, Lombardo e Mazzanti, per rappresentare i temi della protesta a partire dalla questione appalti. Nella mattinata si è svolta, contestualmente, una commissione consiliare che ha trattato le questioni sollevate dalla nostra organizzazione ed inviate come lettera aperta al Consiglio Comunale.

Durante l’incontro si sono approfondite le dinamiche surreali che da tempo stiamo denunciando come sindacato e che coinvolgono centinaia di lavoratrici e lavoratori sottoposti alle logiche degli appalti in TPER.

In particolare, la vicenda della gara della sosta e delle biglietterie ma anche lo spezzatino di ditte che operano nei depositi dell’azienda di trasporto.

Per la gara del “servizio sosta” siamo di fronte alla conferma dell’assegnazione alla cordata della multinazionale francese Engie di tale servizio, la firma è prevista entro la fine del mese e il completo passaggio di gestione entro i primi di novembre. Sulla vicenda abbiamo sottolineato le gravi responsabilità dell’attuale dirigenza di TPER, l’opacità dell’inchiesta interna, le fondate preoccupazioni rispetto alle prospettive per tutto il servizio di trasporto pubblico locale che andrà a gara nei prossimi anni.

È proprio di questi giorni sia la notizia che il Consiglio di Stato ha negato la sospensiva a TPER sul ricorso contro Engie, sia la notizia che, sempre lo stesso Consiglio di Stato ha confermato l’aggiudicazione al gruppo francese Ratp la gestione del trasporto pubblico della Toscana.

Sull’appalto delle biglietterie il confronto è partito dalla denuncia che l’azienda Holacheck in occasione dello sciopero di oggi ha programmato la sostituzione del personale assente con dipendenti di altri servizi, comportamento che dimostra più di molte parole e dichiarazioni il livello di correttezza nelle relazioni sindacali; abbiamo ribadito la necessità di sanare la situazione dei tanti part time involontari a poche ore settimanali e bassi salari.

Il confronto proseguirà nelle prossime settimane con l’amministrazione e le rispettive aziende, dove la USB porterà fino in fondo le ragioni delle lavoratrici e lavoratori sottoposti ingiustamente alle conseguenze di un sistema, quello delle gare e degli appalti, che non può garantire la necessaria stabilità lavorativa e la qualità di un servizio pubblico.

USB Bologna