Scuola: insufficienti i posti per il sostegno didattico in Emilia Romagna
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USB Scuola Emilia Romagna denuncia l’assoluta inadeguatezza del numero di posti che saranno attivati in Emilia Romagna per i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico.
All’interno della tabella A allegata al decreto ministeriale sono previsti 330 posti per la regione emiliano-romagnola, ripartiti tra infanzia (60), primaria (110), secondaria di primo grado (60) e secondaria di secondo grado (90). Questi numeri risultano totalmente inadeguati a fronte dei 3395 posti di sostegno in deroga assegnati dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’a.s. 2018/19, su un totale di 9265 posti di sostegno totali.
Se a ciò aggiungiamo che soltanto gli specializzati potranno accedere al prossimo concorso, in base a quanto previsto dal nuovo sistema di Formazione iniziale e accesso al ruolo, risulta facile prevedere che le immissioni al ruolo sul sostegno saranno assolutamente inadeguate.
Ancora una volta il sostegno viene trattato come il fanalino di coda della scuola pubblica e resta il settore più precarizzato di questa istituzione, con tutto ciò che esso comporta in termini di ritardi nell’avvio degli anni scolastici, di qualità della didattica, di potenziale gestione privatistica delle graduatorie da parte delle dirigenze e di reale diritto allo studio dei soggetti più fragili.
La retorica del merito rimane retorica, scontrandosi con un paese che impedisce alle lavoratrici e ai lavoratori dell’istruzione pubblica di svolgere il proprio lavoro in maniera dignitosa.
Pretendiamo che il Ministero spieghi la logica della ripartizione dei posti e la loro assoluta inadeguatezza rispetto alle reali esigenze e per questo chiederemo un incontro al Direttore dell’USR Emilia Romagna Stefano Versari, rappresentante del MIUR sul nostro territorio.