Sfratto bloccato, 12 attivisti denunciati

Bologna -
Oggi venerdì 14 gennaio l'ASIA e Bologna Prende Casa hanno organizzato un  presidio per bloccare lo sfratto di una famiglia a San Lazzaro di Savena,  Bologna. La famiglia, costituita da cinque persone sostenuta da un solo  reddito (da tempo in cassaintegrazione) ormai da mesi non riusciva più a  sostenere i 700 euro d'affitto che gli venivano chiesti. Il presidio con  grande determinazione ha ottenuto il rinvio dello sfratto. Ribadiamo la necessità di un blocco degli sfratti per morosità a livello  nazionale per fermare l'emergenza abitativa che si sta creando, e che ormai  da tempo ha investito anche la provincia di Bologna. Intervenire  sull'emergenza vuol dire anche bloccare le svendite di territorio e immobili  alla rendita, ai grandi proprietari immobiliari e destinare patrimonio a chi  perde la casa e non può permettersi un affitto o un mutuo.  Al termine del presidio sono stati denunciati 12 attivisti, tra cui la  coordinatrice regionale dell’Associazione Inquilini e Assegnatari per  resistenza e interruzione di pubblico servizio. Questo succede grazie alle  politiche abitative e sociali di una giunta di centro-sinistra, che ha  rifiutato un confronto con l’associazione inquilini, e che addirittura ha  negato il diritto del nucleo famigliare di conoscere le intenzioni dei  servizi sociali in merito all’eventuali soluzioni abitative, che ha  proposto di “deportare” il nucleo a Ravenna! Respingiamo questa logica che vuole criminalizzare chi lotta per difendere  la casa, il lavoro, la dignità, mentre si versano lacrime di coccodrillo  quando la precarietà abitativa si tramuta in tragedia.  Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-USB)