SIETE TUTTI INVITATI - VENERDI 17 MAGGIO INCONTRO CONVIVILE DUE MOTIVI IN PIU' PER VOTARE A AL REFERENDUM DEL 26 MAGGIO SOLDI PUBBLICI AI SERVIZI PUBBLICI sempre più in difficoltà

degli educatori scolastici appaltati alle cooperative, insegnanti, genitori e bambini

 

Festa Popolare/No Prive

 

Presso scuola popolare di musica IVAN ILLICH ore 18.00 - Dibattito, a seguire aperitivo, musica dal vivo

 

Bologna -


Le educatrici e gli educatori scolastici per l’integrazione degli alunni svantaggiati, rientrano in un servizio comunale appaltato alle cooperative sociali. Le condizioni di lavoro dettate da un contratto infame (CCNL coop sociali) sono ulteriormente aggravate dalle modalità con cui il Comune di Bologna emette gli appalti. L’ultimo appalto su questo servizio è stato fortemente contestato dai lavoratori perché peggiorativo della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro. Sempre allo scopo di risparmiare e dividere ai vari “amici” i soldi stanziati, si è frammentato l’appalto scorporando i vari servizi educativi: pre – post – inter scuola, sostegno, centri estivi.

In particolare  in questo modo si è dato il via libera alla gestione di servizi ad associazioni sportive che usano manodopera qualificata (educatori appunto) inquadrandoli come atleti non professionisti retribuiti con rimborso spese.

In riferimento all'assistenza individuale agli alunni certificati, non si è ottenuto il riconoscimento delle ore di programmazione, se l’alunno è assente, se la scuola chiude per vacanze, ponti, eventi improvvisi, non si viene retribuiti. In estate non ci sono lavoro nè stipendio. Per amor di verità dobbiamo dire che dopo due anni di dure contestazioni dei lavoratori organizzati con USB, il Comune, la prossima estate, pare garantire la continuità educativa (solo) a quegli alunni della scuola primaria che si iscriveranno ai campi estivi, cosi circa il 25% degli educatori forse lavorerà (ma con monti ore inferiori). E il restante 75%? Ai ragazzi dovranno badare esclusivamente le famiglie, per gli educatori niente stipendio per tre mesi.

Ovviamente questa somministrazione di lavoro a cottimo, al solo scopo di tenere la spesa più bassa possibile, non fa che ridurre l’educatore ad un mero controllore dell’alunno annientando il progetto educativo personalizzato (PEI).

Le scuole private paritarie non garantiscono l’inclusione  DEGLI ALUNNI DISABILI
Il Comune di Bologna oltre a garantire i finanziamenti economici alle scuole private paritarie, gli fornisce anche gli educatori per gli alunni svantaggiati.
Ma quanti sono gli alunni disabili iscritti alle materne private paritarie? Sono 11 cioè 0.6% del totale (in quelle pubbliche 136 circa il 2,5%).
La convenzione con il Comune di Bologna «prevede la parità dei criteri di accesso», nessuna scuola paritaria dunque può rifiutare l'iscrizione di un disabile. Resta da capire allora il perché di una distribuzione così asimmetrica. C'è da dire che nelle materne pubbliche (così come negli altri ordini di scuola) il sostegno deve essere garantito per legge, nelle paritarie invece il ricorso a personale ad hoc rappresenta una spesa aggiuntiva (lo Stato copre circa 1000 euro l'anno per alunno certificato). In un articolo apparso sull'Unità del 6 ottobre 2009  il presidente della Fism (Federazione italiana scuole materne)  Rossano Rossi, oggi schierato al fianco di Merola e Pillati nel tour a favore della B, dichiarò: “A volte  intervengono anche le famiglie”;  di fatto “le paritarie non garantiscono il sostegno per il numero di ore richiesto”, nello stesso articolo la sig.ra Colapaoli coordinatrice del Cad, comitato che riunisce 15 associazioni di disabili, dichiarò “non viene garantito l’insegnante di sostegno, che invece vi è in quelle statali e comunali…”

Vogliamo anche sottolineare  la discriminazione economica, cioè nelle materne paritarie che ricevono questo finanziamento si pagano rette che vanno da 200 a 1000 euro al mese, quindi non tutti possono permettersele, mentre quelle pubbliche sono gratuite.

Noi educatrici ed educatori per l’integrazione degli alunni disabili  vogliamo garantire una scuola inclusiva, che passi anche attraverso il riconoscimento concreto del nostro lavoro. Non possiamo che essere contrari al finanziamento pubblico alle scuole private paritarie per una scuola

PUBBLICA PER TUTTI! Il 26 Maggio voteremo A!

assemblea educatrici educatori scolastici

organizzati con USB del 18 Aprile 2013

 

USB – COOP SOCIALI