SISMICA: LA REGIONE ASPETTA UN TERREMOTO PER DARSI UNA "SCOSSA"?

Bologna -

 

I collaboratori regionali che si occupano della materia sismica hanno in data 28/3/2011 scritto agli Assessori competenti (Paola Gazzolo titolare della delega alla Sicurezza Territoriale e Daniela Bortolazzi titolare della delega al Personale) e ai Direttori Generali (Giuseppe Bortone per l’Ambiente e Lorenzo Broccoli per il Personale) una lettera di segnalazione e richiesta urgente di intervento relativo alla gestione della materia sismica.

In data 29/3/2011 la scrivente O.S. , sulla base di quanto esposto dai collaboratori e della gravità della situazione, chiedeva agli Assessori e Direttori competenti per materia un incontro URGENTE.

Incontro sollecitato successivamente al Direttore del Personale.

A tutt’oggi nessuna risposta è pervenuta.

Eppure dovrebbe aver ben presente l’urgenza di intervenire in materia visto che anche qualche Comune e Associazioni di professionisti hanno posto il problema!

Nello specifico i problemi posti:

· L’assenza di omogeneità gestionale della materia nel territorio regionale

· L’assenza di uno specifico atto organizzativo interno che disciplini il livello di responsabilità

· Riconoscimento della responsabilità e della forte specializzazione di chi si occupa della materia.

· Mancanza di formazione e aggiornamento costante in materia

· Mancanza di supporto giuridico/legale e polizza assicurativa

· Carenza di personale tecnico/amministrativo che ha come conseguenza il non rispetto dei termini di risposta previsti dalla legge

· La necessità di avere in tutti i team la presenza di un geologo

· L’incongruenza di alcune di disposizioni rispetto alle verifiche, prove, calcoli e modelli da fare

Non basta aver fatto la Legge in materia e pensare di aver risolto il problema, occorre anche dare gli strumenti, personale e fare chiarezza soprattutto quando si tratta di una materia così delicata come la sismica.

Non è più tollerabile che chi deve decidere in materia (Assessori e Direttori) continuino a fare ancora i latitanti e scaricare le responsabilità, anche penali, sugli operatori ed ignorare la babele interpretativa generata che si scarica su Comuni, progettisti e cittadini.

E’ vergognoso che non si dia risposta alla richiesta di chiarimento e di dialogo da parte dei lavoratori interessati risparmiando sulla pelle degli stessi e dei cittadini, mentre non si intervenga con tagli dove veramente c’è lo spreco: IL COSTO DELLA POLITICA E DELLE CONSULENZE.

p.USB Regione Emilia-Romagna

Letizia Arcuri