Tribunale di Bologna: incontro sull’orario di lavoro con il nuovo Dirigente
Si è svolto nei giorni scorsi il primo incontro con il nuovo Dirigente del Tribunale di Bologna.
Nel corso della riunione, dopo i saluti e le presentazioni di rito, si è discusso delle questioni poste all’ordine del giorno: la richiesta dell’adozione di un nuovo orario di lavoro che preveda anche le 7 ore e 12 minuti e l’allargamento dello smart working.
USB ha posto l’accento sulla necessità che si debba dare un segnale ai lavoratori di discontinuità con il passato quando queste richieste erano rimaste inascoltate.
Ci siamo augurati anche che il nuovo corso tenga in debita considerazione il benessere dei lavoratori e si vada incontro alle loro esigenze, anche in relazione alla conciliazione dei tempi lavoro-vita.
Sui temi all’ordine del giorno, il Dirigente, pur non chiudendo le porte a possibili modifiche graduali, ha comunque evidenziato le difficoltà ad attuare cambiamenti radicali anche per il tipo di attività che si svolge negli uffici.
Al momento, per quanto concerne le 7 ore e 12 e il lavoro agile, le aperture riguarderanno situazioni specifiche che saranno valutate caso per caso.
Apprezziamo la buona volontà, ma come USB chiediamo che ci siano criteri oggettivi.
Stessa cauta apertura per la proposta avanzata da noi di estendere la flessibilità oraria, per la quale comunque al momento sembra orientato ad escludere quella in uscita.
Sulle altre tante problematiche esposte dalle Rsu e da tutte le organizzazioni sindacali (carenza di personale con conseguenti carichi di lavoro eccessivi, penuria di materiale di cancelleria, pulizie, eccetera) il dirigente, essendo appena arrivato, si è riservato di valutare le varie situazioni.
Grande preoccupazione, infine, ha destato la problematica, sollevata anche da USB, di possibili problemi strutturali del cosiddetto “soppalco”.
A questo proposito i Rappresentanti per la Sicurezza hanno assicurato un tempestivo intervento per chiedere all’amministrazione di effettuare le dovute verifiche.
In conclusione, la riunione è stata prevalentemente interlocutoria e non ha risolto i tanti problemi messi in campo dalle OO.S. e dalla RSU, cosa d’altra parte comprensibile, visto che il Dirigente è arrivato da poco, ma, come USB, chiediamo che, alle buone intenzioni e alla disponibilità al confronto comunque mostrate, facciano seguito interventi che rendano migliori le condizioni dei lavoratori all’interno degli uffici.
USB P.I. Giustizia
Emilia-Romagna