Dopo continue conferme e revoche, alla fine, nel pomeriggio, si è tenuto l’incontro in prefettura con l’SDA. Pur apprezzando la volontà, da parte dell’SDA, a riaprire il sito di Sala Bolognese, tuttavia ad oggi non ci sono elementi concreti. Non si sa, infatti, quale o quali cooperative potrebbero eventualmente subentrare, a quali condizioni e soprattutto, continuano a mancare le garanzie occupazionali per tutti i 500 lavoratori. E’ necessario quindi proseguire nella mobilitazione con i lavoratori e nel confronto con SDA per trovare soluzioni concrete alla drammaticità della situazione che si è venuta a creare. Nella giornata odierna, l’USB come già fatto in passato ha richiesto che gli incontri con la controparte vedessero seduti al tavolo tutti e due i sindacati presenti nello stabilimento al fine di dare maggiore forza alle richieste dei lavoratori. Ancora una volta però tale ipotesi è stata rifiutata da Si Cobas. Da parte nostra continueremo a mobilitarci cercando la massima unità possibile fra i lavoratori e respingendo ogni ipotesi di “guerra fra i poveri” che farebbe ovviamente il gioco delle controparti. A decidere sul da farsi saranno i lavoratori in assemblea. p. USB Lavoro Privato Valentina Delussu