USB- PIANO STRATEGICO CUP 2000:TERREMO CONTRO DEL RISULTATO REFERENDARIO, MA NON CAMBIEREMO IDEA
L’USB ha partecipato al referendum indetto dalla Cgil sulla clausola sociale relativa al piano strategico di Cup 2000. Abbiamo partecipato come avremo partecipato se Cisl avesse indetto un referendum sull'intero piano strategico. L’USB non ha mai avuto paura dei SI e negli dei NO e non si è mai nascosta dietro boicottaggi come qualche sindacato che ha proposto ma non ha fatto, forse perché non in grado di proporre un’alternativa, o forse per nascondere la vera alternativa, in attesa, probabilmente, che il "nuovo che avanza" invada anche la regione. La stessa onda barbarica che ha invaso già il governo e che si e' espressa in maniera chiara in merito alle società in house e società partecipate che vanno "ridotte" o totalmente privatizzate facendone pagare le spese ai soliti noti. Il referendum della Cgil, sicuramente, non e' stato organizzato al meglio essendosi svolto in periodo di ferie, non avendo dato il tempo necessario per un’adeguata campagna e non avendo stabilito modalità adeguate al fine di agevolare la partecipazione. In ogni caso e' un risultato di cui non possiamo non tener conto. Ciò non significa che non continueremo nella nostra strada. Siamo tutt'ora convinti che la strada della reinternalizzazione sia ad oggi l'unica garanzia di salvezza per le lavoratrici e i lavoratori delle società in house. Subito dopo la pausa estiva riprenderemo le lotte con chi ci sostiene affinché questa strada venga perseguita. Restiamo, inoltre, perplessi di fronte al repentino cambiamento di posizione del lunatico circolo PD CUP 2000 che sino a 5 ore prima del referendum aveva appoggiato e rafforzato le posizioni cislielline. Probabilmente, in odore di elezioni, meglio non esprimere una posizione netta e avere la botte piena e la moglie ubriaca. Ci aspettiamo ora che, qualora qualche socio prenda iniziative unilaterali, Cisl e circolo PD se ne assumano le responsabilità nei confronti dei dipendenti del CUP. p. USB Lavoro Privato Valentina Delussu