Appalti servizi ambientali: storica decisione della Corte Suprema di Cassazione che restituisce speranza e dignità ai lavoratori delle Coop sociali addetti alla raccolta rifiuti in appalto HERA e Consorzi cooperativi.

Cesena -

Il 13 Maggio la Corte Suprema di Cassazione ha respinto in toto il ricorso principale e incidentale di HERA, Ciclat e CFA dopo che la Corte di Appello del Tribunale del lavoro di Bologna, in base alle procedure di gara, aveva riconosciuto lo stesso trattamento economico e normativo che la società aggiudicataria avrebbe dovuto applicare a 5 lavoratori impiegati nell’appalto come non inferiore a quello stabilito da uno specifico contratto collettivo: quello dei servizi ambientali di Federambiente. Coerentemente con i testi normativi in materia di contratti pubblici.

 

Ricordiamo che l’art.8 del CCNL dei servizi ambientali, sottoscritto il 17/06/2011 tra Federambiente e CGIL CISL UIL, disciplinava l’esternalizzazione dei servizi ambientali anche attraverso l’appalto, vincolando il committente ad alcuni obblighi nel fare applicare alle società appaltatrici lo stesso trattamento economico e normativo del CCNL di settore; e non, come in questo caso, il CCNL delle coop sociali con differenze retributive e contributive inferiori di parecchie centinaia di euro.

 

Un accordo che le tre organizzazioni sindacali firmatarie si sono sempre ben guardate dal fare applicare. In linea con l’acquiescenza che ha sempre caratterizzato il loro rapporto con le imprese ed in particolare con quelle cooperative.

 

L’Unione Sindacale di Base ritiene che questa decisione della Cassazione lasci ben sperare per le decine e decine di lavoratori delle coop sociali addetti all’igiene ambientale della Provincia di FC e della Romagna impegnati nei ricorsi ai Tribunali del lavoro da ben 7-8 anni.

 

Una vertenza supportata da un ciclo di lotte con scioperi e presidi promossi dalle forze del sindacalismo di base andando incontro a provvedimenti disciplinari, minacce e finanche a un licenziamento politico in una coop di Rimini.

 

Ora, anche il Sindaco di Cesena Lattuca, che è attualmente Presidente di Atersir, prenda atto di quanto stabilito dalla Cassazione. Approvare sulla carta mozioni sul salario minimo a 9 euro per i lavoratori in appalto del Comune rischia di essere solo propaganda se non si è conseguenti. Il Comune di Cesena è azionista di HERA, insieme agli altri Comuni della Regione e fruitore finale del servizio.

 

Si adoperi fattivamente affinché venga garantito l’equo trattamento ai lavoratori delle coop sociali dell’igiene ambientale.

 

USB Lavoro Privato Forlì Cesena