ASP Reggio Emilia: bilancio 2019 in rosso di 526mila euro, 356mila euro in consulenze esterne
Nel giugno scorso articoli di stampa, avevano evidenziando la perdita di 526mila euro nel bilancio 2019 della ASP Reggio Emilia, mettendo in risalto, come sempre, l’elevata spesa del personale.
Lavoratrici e lavoratori che non sono valorizzati ma vengono indicati come un costo.
Al contempo l’amministrazione di ASP Reggio Emilia mette le mani avanti per il futuro bilancio 2020, il quale potrà essere nuovamente in perdita causa covid-19, per i mancati introiti di rette, il blocco delle tariffe, il pagamento dell’IRAP ecc...
Non bisogna cadere nel classico gioco delle tre carte, cercando di nascondere la verità ed eventuali responsabilità gestionali, cercando scuse. Per volontà o distrazione e dimenticanza, non è stato fatto riferimento alla cifra spesa di 356mila euro nel 2019 per consulenze esterne.
Non si parla di 42.000 euro per il compenso del Direttore Generale, a cui vanno aggiunti 10.500 euro sulla base degli obiettivi annualmente affidati (fatti su misura) e raggiunti.
Non si parla di oltre 140mila euro di compensi per i Dirigenti di area risorse e servizi alla persona, più i relativi compensi per i propri progetti, oltre le 10 posizioni organizzative con i relativi premi.
La ciliegina sulla torta è la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 2016/82 del 07/12/2016, in cui è stato approvato un incremento del valore massimo della retribuzione di posizione dei Dirigenti, in base al fondo disponibile definendo l’importo teorico massimo nella misura di € 22.500.
Denaro sottratto ad OSS e Infermieri impegnati quotidianamente nella cura delle persone anziane.
In tutta questa vicenda a pagare sono sempre le lavoratrici e lavoratori, che per risanare un bilancio di cui non hanno responsabilità, vengono aumentati i carichi di lavoro per contenere la spesa. Pagano i malati a cui viene offerto un servizio in costante declino.
Ed in questo periodo di emergenza sanitaria da Covid-19, alle lavoratrici e lavoratori non viene riconosciuto un premio per il lavoro svolto in questo difficile periodo. Come sempre con la complicità di CGIL CISL e UIL.
Esortiamo tutti i lavoratori ad unirsi e sostenere l’impegno dell’Unione Sindacale di Base per riconquistare tutto il maltolto.