Azzeramento vertici ASP Città di Bologna
Leggiamo oggi, dai quotidiani che i vertici di ASP sono stati azzerati dal Sindaco Lepore.
Sono anni che denunciamo la pessima gestione di ASP Città di Bologna, individuando tanto le responsabilità amministrative in capo ai vertici aziendali, quanto le responsabilità politiche da parte del sindaco Merola, prima e della nuova giunta Lepore, che, come soci di maggioranza, hanno deliberatamente ignorato le ripetute denunce e segnalazioni mosse pubblicamente da USB e dai/dalle lavoratori/trici ASP.
Una gestione che ha drenato risorse pubbliche per pagare dirigenti, consulenti e un nutrito gruppo di “vassallaggio” fatto di numerose posizioni organizzative, istituite oltre ogni reale necessità, ignorando sistematicamente le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e scaricando su di essi i costi di questa mala gestione.
Così mentre si premiano con corpose buonuscite dirigenti che hanno lavorato male, si continua a tagliare il salario accessorio dei dipendenti (risorse per le progressioni e incentivi sempre più scarni).
Oltre il danno la beffa! E che dire della gestione del patrimonio immobiliare in capo all’azienda?
Risulta grave l’assenza di trasparenza nella gestione del vastissimo patrimonio immobiliare PUBBLICO, che vista la natura dello stesso dovrebbe essere finalizzato per scopi sociali, in particolar modo in un momento di grave crisi sociale e economica come quello che stiamo vivendo.
Questi due anni di pandemia hanno evidenziato gravissime criticità nella gestione dell'emergenza Covid. Deve essere fatta chiarezza sulla catena dei contagi sia degli ospiti che del personale e dei numerosi decessi degli anziani.
Fino ad adesso nulla è stato fatto, nonostante le nostre denunce formali alle autorità competenti.
Non basta solo azzerare i vertici aziendali, servono scelte politiche da parte del Comune e della Regione che passano dalla revisione del sistema di accreditamento di questi servizi strategici ed indispensabili per soggetti fragili come gli anziani. Bisogna porre fine al sistema degli appalti ai privati e all'utilizzo massiccio di personale interinale in queste strutture mettendo subito in campo veri piani assunzionali per potenziare gli organici in maniera stabile e riconoscere finalmente al personale il contratto sanità invece di quello degli Enti locali che penalizza dal punto di vista professionale, normativo e salariale.