Bologna: alta adesione allo sciopero TPL e risposta al sindaco Lepore su BOMOB

Bologna -

Dai dati che iniziano ad arrivare dai diversi reparti e aziende del trasporto pubblico locale ci risultano adesione che vanno dal 100% nei servizi di sportello e officine al 60% per il trasporto urbano ed extraurbano. Dati ben al di sopra della media per le astensioni di sole quattro ore previste dalle norme antisciopero come prima giornata di sciopero.

Dopo la presa di posizione dei gruppi consiliari del Comune di Bologna oggi arrivano le dichiarazioni del sindaco Lepore ed è necessario fare delle precisazioni: se da una parte vi è una positiva dichiarazione di presa in carico della questione dall’altra abbiamo l’impressione che ci si limiti a riportare, ancora una volta, solo la posizione già espressa della Bomob. Ovviamente riteniamo che l’amministrazione comunale non possa sostituirsi all’ufficio stampa dell’azienda ma debba svolgere un lavoro di verifica e intervento per risolvere problemi evidenti a tutti.

Quello che Bomob non dice è che ha vinto una gara, tra l’altro “a mani basse” vista l’incredibile esclusione di TPER, che prevedeva acquisizione di tutto il ramo aziendale della sosta e quindi di tutti i lavoratori dei servizi coinvolti a prescindere se dipendenti TPER o di altre aziende. Questo è quello che è scritto sia nel protocollo appalti ma anche nello stesso bando di gara e nel contratto di servizio.

Non risultano corrette neppure altre delle informazioni fornite da Bomob e riportate dal Sindaco in risposta al question time di oggi.

Sulla continuità di trattamento dei dipendenti ad oggi assunti in azienda vi sono ancora molti problemi non risolti e in gran parte anche derivanti da una impreparazione da parte del management di Bomob nella gestione concreta del servizio e dei rapporti contrattuali con i lavoratori.

A differenza di quanto riportato non ci risultano contestazione tra la Bomob e l’azienda che gestiva il servizio in subappalto e ci sfugge come questa circostanza possa alla fine danneggiare i lavoratori negandogli l’assunzione che spetterebbe.

Sulla scelta di “remotizzare” i parcheggi e che già oggi siano privi di personale si sappia che in Staveco vi sono lavoratori attualmente in proroga in subappalto con l’azienda Park.it e che la “remotizzazione” del parcheggio Tanari è ben spiegata dal cartello affisso all’ingresso che invita semplicemente a telefonare in caso di emergenza e un indirizzo email.

Ribadiamo che la nostra città merita servizi migliori, e lavoratori e cittadini meritino il dovuto rispetto anche da una multinazionale francese come Engie e dalla loro azienda che pretende di gestire la mobilità bolognese dalla loro sede, questa sì, “remotizzata” a Milano.

USB BOLOGNA